Le organizzazioni sindacali Cgil e Uil hanno annunciato nuove giornate di sciopero, la prima oggi, venerdì 24 novembre 2023 con una durata di otto ore, coinvolgendo diverse categorie lavorative in Emilia-Romagna. Successivamente, lunedì 27 a Bologna, verrà interrotto nuovamente il trasporto pubblico.

Sciopero 24 novembre 2023 in Emilia Romagna

Ad essere coinvolti nella protesta odierna, dalle 9 alle 17, sono quasi tutte le categorie, tranne il pubblico impiego, i lavoratori della conoscenza e del trasporto, che hanno già scioperato lo scorso venerdì. Le manifestazioni si svolgeranno in sei città della regione: Bologna, Ferrara, Cesena, Modena, Parma e Piacenza.

L’evento principale a Bologna inizierà alle 9 in piazza XX Settembre, attraverserà il centro e terminerà in piazza Santo Stefano, evitando tuttavia di passare sotto le Due Torri. Non è prevista alcuna manifestazione a Reggio Emilia in quanto la città celebra il patrono, San Prospero, e già lo scorso venerdì ha sospeso tutte le attività lavorative.

Un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin

Le proteste inizieranno con un minuto di silenzio per commemorare Giulia Cecchettin e le oltre cento donne vittime di femminicidio quest’anno. Il segretario regionale della Cgil, Massimo Bussandri, ha dichiarato: “Non adotteremo il minuto di rumore, una forma di protesta attualmente diffusa, poiché le nostre piazze saranno già molto rumorose. Per questo, riteniamo che un minuto di silenzio sia più efficace”.

Le motivazioni dello sciopero

I sindacati porranno diverse richieste durante le manifestazioni, come ha illustrato il segretario regionale della Uil, Marcello Borghetti, evidenziando l’emergenza legata ai salari e alle pensioni. Bussandri ha aggiunto che la legge di bilancio in corso rappresenta un’ingiustizia e un danno per le persone rappresentate, oltre a disegnare un’idea regressiva di Paese.

Le critiche dei sindacati riguardano diversi aspetti della legge, dalla riforma delle pensioni, giudicata peggiore della legge Fornero, all’attacco al sistema sanitario e scolastico, insieme a una riforma fiscale ritenuta favorevole solo per i più ricchi. Bussandri ha evidenziato anche l’assenza di fondi aggiuntivi nella legge di bilancio per il risarcimento delle popolazioni alluvionate della regione Emilia-Romagna.