Una serie di messaggi postati dall’avvocato di Filippo Turetta, Emanuele Compagno, ha scatenato un acceso dibattito sui social media. Questi vecchi post dell’avvocato, rintracciati su varie piattaforme online tra cui Facebook, hanno amplificato le discussioni già in corso riguardanti alcune sue dichiarazioni relative al caso del 22enne arrestato in Germania in seguito all’omicidio della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Compagno infatti aveva detto: “Filippo la amava, le preparava anche i biscotti”.

Avvocato di Filippo Turetta, cos’ha detto sulle donne?

I post incriminati, diventati pubblici online, risalgono a diversi anni fa. Il primo risale a ottobre 2015, in cui l’avvocato esprimeva disappunto sulla presenza di giovani ragazze vestite in modo provocante nel paese e sulla presenza dei genitori che le accompagnavano a disturbare suonando i campanelli.

In un altro post del 2021, l’avvocato affrontava il tema delle violenze contro le donne ubriache, criticando il trattamento riservato loro nel programma Carta Bianca di Bianca Berlinguer: “L’alcol è una scusante per la donna, non per l’uomo“. C’era una percezione di totale esenzione di responsabilità nei confronti delle donne, considerate come soggetti incapaci di autodeterminarsi.

Il 25 novembre 2020, giornata contro la violenza sulle donne, l’avvocato Compagno condivise un articolo sui “maschicidi”, sottolineando che le vittime possono essere da entrambe le parti, cercando di portare l’attenzione su tutti i tipi di violenza.

Secondo le ultime notizie, l’avvocato Emanuele Compagno sarà affiancato dal legale Giovanni Caruso, un professore ordinario di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Padova, del foro di Padova. Caruso supporterà l’avvocato Compagno nella difesa di Filippo Turetta, il 22enne di Torreglia (Padova) accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Caruso collaborerà nell’équipe legale affiancando il primo avvocato, Emanuele Compagno di Dolo (Venezia).

La difesa dell’avvocato Compagno

Intervistato da Fanpage, l’avvocato Compagno ha cercato di spiegare il significato delle sue parole, pur senza delineare chiaramente la sua posizione riguardo ai commenti online: “Sono fermamente contrario alla violenza sulle donne. Sono stato frainteso. Sarebbe irragionevole pensare che le mie parole fossero contro le donne che rappresento e difendo quotidianamente nel mio lavoro”.

Quando interrogato riguardo ai post controversi, Compagno ha affermato più volte di non ricordare esattamente i dettagli delle sue affermazioni. “Riguardo al post su Cartabianca? Non ho un ricordo preciso, probabilmente stavo commentando un punto di vista che minimizzava il ruolo delle donne”. Sulla sua critica riguardo alla festa di Halloween pubblicata nel 2015, invece, ha dichiarato di aver espresso il suo disinteresse nei confronti di quella celebrazione festiva.

In una seconda conversazione telefonica, l’avvocato ha specificato di aver sempre sostenuto l’inclusione, partecipando a diverse iniziative volte a contrastare il bullismo. Quando gli è stato chiesto se intendesse scusarsi per le parole utilizzate nei post su Facebook, ha infine ammesso: “Dopo avermelo fatto notare, riconosco di aver usato un linguaggio forte e mi scuso. Tuttavia, ribadisco che non sono contrario alle donne e ho sempre supportato la difesa dei più vulnerabili”.