Sarà di 24 ore lo sciopero Gtt in programma per lunedì 27 novembre 2023. La movimentazione sindacale, indetta a livello nazionale, comporterà problemi e disagi su tutto il servizio di trasporto pubblico locale nel capoluogo piemontese. Il personale che lavora nel settore dei mezzi pubblici a Torino potrebbe decidere di incrociare le braccia e non prestare i consueti servizi. Vediamo allora insieme che cosa succede lunedì prossimo e tutte le informazioni utili su tale agitazione.

Sciopero Gtt 27 novembre 2023: gli orari dei mezzi a Torino

Lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici di Gtt, azienda che gestisce i trasporti pubblici a Torino, è stato indetto per la giornata di lunedì 27 novembre 2023. I lavoratori e le lavoratrici del settore potrebbero prendere parte alla protesta indetta dall’organizzazione territoriale Usb Lavoro Privato.

Durante gli orari dello sciopero potrebbero verificarsi, sia a Torino che in provincia, rallentamenti, ritardi, cancellazioni e soppressioni di corse. Come di consueto però è previsto il rispetto delle fasce di garanzia per permettere ai cittadini di spostarsi con facilità, senza essere soggetti a problemi di vario tipo.

Gli stessi membri di Gtt hanno già fatto sapere che verrà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce orarie garantite. Ma andiamo più nello specifico. Sempre gli stessi addetti della società torinese hanno reso noti quelli che saranno i servizi garantiti con i relativi orari. Ve li elenchiamo:

  • Dalle 6 di mattina alle 9 e dalle 12 alle 15 di lunedì 27 novembre 2023 saranno garantiti i servizi urbani e suburbani, quelli metropolitani e i centri di servizi al cliente;
  • Dall’inizio del servizio fino alle 8 di mattina e poi dalle 14.30 alle 17.30 saranno garantiti i servizi extraurbani, nonché quelli riguardanti i bus sostitutivi ferrovia sfmA – Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres;
  • Dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 saranno garantiti i servizi ferroviari sfm1 – Rivarolo-Chieri.

In tutte le altre fasce orarie, i lavoratori e le lavoratrici del settore potrebbero aderire allo sciopero e causare problemi ai viaggiatori e ai clienti di Gtt. A prendere parte alla manifestazione di lunedì prossimo, come si legge in una nota ufficiale dell’azienda dei trasporti torinese, potrà essere sia il personale viaggiante, sia quello amministrativo, quello di terra e gli addetti a officina e lavaggio.

Le motivazioni

Anche per questo sciopero sono diverse le motivazioni presentate dalle sigle sindacali. Come abbiamo anticipato all’inizio, la movimentazione si terrà a livello nazionale. Dunque saranno coinvolte anche le altre grandi città italiane.

Coloro che aderiranno alla protesta di lunedì rivendicano in primo luogo il libero esercizio del diritto a scioperare. Poi chiedono il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso per i neoassunti, la maggiore sicurezza sul lavoro, l’introduzione del salario minimo, lo stop alla speculazione che porta le aziende ad offrire servizi di scarsa qualità e lavori sottopagati.

Poi, tra le altre richieste, ci sono anche quella di combattere i contratti atipici e precari e quella di bloccare le spese militari e l’invio di armi in Ucraina. Il personale del settore del trasporto pubblico locale vorrebbe inoltre che venissero fatti maggiori investimenti economici nei servizi pubblici essenziali.

Sciopero a rischio precettazione

Per il momento sappiamo che questo sciopero dovrebbe tenersi e avere una durata di 24 ore con le consuete fasce di garanzia. Al tempo stesso però vi segnaliamo che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha riferito di essere al lavoro per fare in modo che questa protesta crei i minor disagi possibili ai cittadini e ai turisti.

Ad ora, considerate le parole del ministro, non si esclude la possibilità che anche questo sciopero, come quello del 17 novembre scorso, possa subire, nei prossimi giorni, una precettazione. Salvini ha riferito di essere pronto a fermarlo per “non bloccare l’Italia”.