Non è Mosca ad essere “la principale minaccia per l’Europa“, piuttosto è quest’ultima che “rappresenta una minaccia per la Russia“: Dmitry Peskov risponde così alle parole del presidente ceco Petr Pavel.

Il portavoce del Cremlino, citato da Tass, spiega così la sua accusa.

I Paesi dell’Unione Europea fanno parte della Nato, che si sta muovendo con tutta la sua forza militare verso i nostri confini.

La Russia, insomma, si sente accerchiata ed è pronta a destinare più soldi alla difesa. Non è un caso che, nel prossimo bilancio nazionale, la Duma di Stato riserverà più di un terzo dei fondi nazionali all’esercito.

Peskov: “Europa minaccia per la Russia”. Mosca destina 10,7 trilioni di rubli alla “difesa nazionale”

La notizia arriva dal sito di controinformazione russa meduza.io. La versione finale del progetto di bilancio nazionale per il triennio 2024/2026, approvata il 17 novembre scorso, parla chiaro. Manca solo la firma del presidente Vladimir Putin sul disegno di legge: per la prima volta nella storia moderna del Paese, ci saranno più soldi per l’esercito che per la spesa sociale.

10,7 trilioni di rubli, una somma pari a 120,8 miliardi di dollari, andranno alla “difesa nazionale”: si tratta di oltre un terzo delle spese nel bilancio. Per le spese sociali sono destinati 7,5 trilioni di rubli, circa 85 miliardi di dollari. Il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov ha parlato di una legge necessaria per “garantire la vittoria“.

Nel frattempo, lungo il fronte, non si ferma l’offensiva di Mosca. Un attacco russo con munizioni a grappolo ha ucciso tre persone in un sobborgo di Kherson, nel sud dell’Ucraina. A riportarlo è un funzionario ucraino. Sono sei i civili morti in totale ieri, giovedì 23 novembre, in un solo giorno. I raid russi hanno infatti ucciso altre due persone nella regione di Donetsk, secondo l’ufficio presidenziale ucraino.

Dal canto suo, Kiev ha risposto con tredici droni, abbattuti sopra la Crimea, e altri tre sopra la regione russa di Volgograd. Lo ha rivelato il ministero della Difesa di Mosca. In questo caso non si registrano vittime o danni particolari.

Michel lunedì in Ungheria. Zelensky ringrazia gli Usa: “Milioni di vite salvate con l’aiuto americano”

Vincere le resistenze del primo ministro Viktor Orban: per questo motivo Charles Michel si recherà in missione in Ungheria. Il presidente del Consiglio Ue sarà a Budapest il prossimo lunedì 27 novembre, con l’obiettivo di allentare le tensioni con il leader ungherese.

Orban ha minacciato di bloccare le decisioni chiave sull’Ucraina nell’imminente vertice di metà dicembre. L’accusa al premier ungherese è quella di aver esercitato il diritto di veto contro gli aiuti europei all’Ucraina per ottenere lo svincolo dei fondi Ue destinati al suo Paese.

Intanto, dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky arriva un pensiero per gli Stati Uniti in occasione del giorno del Ringraziamento. La gratitudine del capo dello Stato va al prezioso sostegno americano, tra i principali partner di Kiev nel prosieguo del conflitto.

Con l’aiuto americano e la leadership globale, milioni di vite ucraine sono state salvate.

Anche grazie al sostegno di Washington, ieri Zelensky ha espresso l’auspicio che il 2024 sia l’anno decisivo per “cacciare i russi dai cieli ucraini”.