Stefano Bandecchi a RadioUno parla dell’Italia, della sua Italia ed esprime un vero e proprio desiderio. Sinceramente risponde, ma altrettanto sinceramente dice, come sempre quello che pensa e soprattutto quello che vorrebbe fare e quello che ha in mente di fare.

Se ho mai pensato di lasciare l’Italia? Ci penso tutti i giorni a lasciare l’Italia è così da anni, ma non lo farò mai, amo troppo il mio paese e gli italiani, è la mia terra e poi non voglio fare il migrante, voglio restare qui e provare a rimettere a posto le cose in Italia, ho questo obiettivo”, le parole del coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi durante la trasmissione su Radio Uno “Igorà Tutti in Piazza”

Bandecchi a Radio Uno: “Se non si inverte la rotta tra 50 anni faremo i domestici ai cinesi e agli indiani…”

Il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e Sindaco di Terni Stefano Bandecchi va oltre e approfondisce il suo concetto: “Mamma mia, se penso che questa nazione, la nostra nazione era la quinta potenza mondiale qualche anno fa, c’erano i politici che facevano politica, quelli di cui si diceva che rubavano, ma sicuramente ed evidentemente non rubavano le idee e soprattutto il futuro dei nostri figli. Oggi i genitori che hanno un figlio di cinque anni sognano che il loro bambino andrà a lavorare all’estero, nel 2050 questo ragazzo avrà solo 32 anni e accanto a lui ci saranno appena 50 milioni di italiani, nel 2070, ce ne saranno 40 milioni di italiani che a quel punto faranno i domestici ai cinesi e agli indiani, questa è una cosa che sanno tutti e nessuno ha il coraggio di dire e nessuno la vuole capireanni crescerà all’estero, assurdo nel 2050 solo 32 anni si troverà di 50 mln scarsi di italiani 2070 52 italiani faranno a quel punto i domestici ai cinesi o agli indiani ma non la vuole capire nessuno, e come incentivo alle nascite nell’ultima finanziaria non abbiamo fatto niente. Il nulla…“.

Il discorso si sposta su Terni e su tutto quello che si sta facendo da qualche mese a questa parte. Secondo la maggior parte dei cittadini, ha fatto più Stefano Bandecchi in pochi mesi che tanti altri Sindaci negli ultimi quindici o vent’anni, eppure non è tutto rosa e fiori.

Per il Sindaco Bandecchi gli ostacoli sono davvero tanti e durante il suo intervento a Radio Uno parla in modo chiaro, dicendo le cose come stanno: “Le difficolta maggiori che oggi un sindaco affronta sono diverse, se non è deciso a fare politica nel vero senso della parola, si ritrova come il sindaco precedente e quindi non cambierà nulla. Tra l’altro arrivano meno soldi e il sindaco, oggi come oggi, deve essere una specie di statista, un elemento più alto rispetto a tante figure che ci sono“.

E poi fa un esempio e un paragone con la città di Roma, il posto dove vive e lavora da anni, Stefano Bandecchi: “Qui abbiamo avuto gli ultimi tre sindaci e non è cambiato nulla a Roma, arredamento della città e il verde della capitale sono gli stessi anzi peggiori di prima. A Terni c’era una situazione bloccata da vent’anni, ho scoperto che c’era un sottopassaggio che si doveva fare da 13 anni, per non parlare dei soldi che avrei a disposizione, come circa 300 mila euro per il verde, con più di venti ettari da trattare, e Terni è una delle città più verdi d’Italia, per non parlare dei quasi 400 mila euro per rifare le strade, ma con questi soldi non riesci nemmeno a tappare le buche dei marciapiedi, soldi che servono a malapena per l’asfalto a freddo, quel tipo di materiale che dopo che la pioggia va via con fin troppa facilità. A volte devo fare delle scelte impopolare, ma scelte politiche e non amministrative. Per quello che ho trovato, ho pensato che invece di cambiare il Sindaco dovrebbero cambiare i dirigenti, sono loro che portano avanti le cose e a loro, con alcune riunioni anche pesanti, ho detto che volevo fare un bilancio politico, anche perché la città si deve riprendere, se un Sindaco vuole essere rieletto dopo cinque anni deve fare il fregnone, invece è necessario fare politica, e con coraggio“.

Per il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare i passaggi sono tanti e importanti e uno come Bandecchi rivendica il suo passato e come è arrivato al successo: “In Italia non vedo degli illuminati nel panorama politico, Bandecchi paga tutti i mesi gli stipendi ai suoi dipendenti, sono fiero di essere il figlio di un camionista e di una massaia. Posso dire che ho sconfitto la destra che non aveva niente da dire, la sinistra non ha niente da dire da anni. Terni ho già cominciato a cambiarla e vorrei fare lo stesso con Perugia, Foligno e Gubbio, poi cercare di prendere tutta l’Umbria, ma con il lavoro e con le idee. Sia ben chiaro, Stefano Bandecchi è il rappresentante di Alternativa Popolare e noi cerchiamo di fare politica come i vecchi partiti. Alternativa popolare fa parte del Ppe, il nome di Bandecchi non sta scritto su simbolo di AP e non ci sarà mai scritto, io sono e sarò sempre un umile servo di Alternativa Popolare, e questa cosa conta più dei leader dei partiti, anche perché abbiamo avuto e abbiamo dei leader che in realtà sono degli assistenti vuoti…”