Ore di terrore quelle di ieri dopo che un veicolo è esploso sul ponte di collegamento fra Stati Uniti e Canada. La presenza dell’FBI avevano preoccupato i media, fra cui Fox tv che aveva gridato all’attentato terroristico. Una situazione che è arrivata persino alle orecchie della Casa Bianca.

Nell’esplosione dell’automobile sono rimasti uccisi i due passeggeri e ferito un poliziotto di frontiera. Purtroppo, tanto è bastato per scatenare la psicosi che portato i due governi a chiudere diversi ponti e a rafforzare la sicurezza in aeroporti e zone di confine.

Usa, veicolo esplode sul ponte fra Canada e Stati Uniti: si tratterebbe di un incidente stradale

A suscitare panico l’emittente conservatrice Fox tv, la quale aveva citato una fuga di informazioni da “alte cariche nella polizia”. Secondo quanto riportato, infatti, si sarebbe trattato di un’autobomba esplosa, forse, come attacco terroristico legato alla guerra fra Israele e Hamas.

Fox tv, infatti, aveva sostenuto la tesi che il veicolo fosse un Suv carico di esplosivo e aveva già puntato il dito sulla presenza elevata di immigrati arabi negli States, “accusati” di voler attentare alla Grande Mela nel Giorno del Ringraziamento.

Tali informazioni non sono mai state confermate, sebbene non sia stata esclusa nessuna pista. Invece, le indagini hanno condotto l’FBI e la polizia americana a ritenere l’esplosione frutto di un incidente, poi confermato anche dalle parole di un testimone.

Dalle parole dell’uomo, Mike Guenther, si è potuti risalire alla dinamica dell’incidente. Nei primi istanti si riteneva erroneamente che l’auto esplosa si stesse dirigendo verso New York. Invece, “Quell’auto stava andando a forte velocità, tipo centocinquanta chilometri orari, poi ha sterzato per evitare un’auto ferma in colonna, è andata contro una barriera e ha preso fuoco. Stava andando verso il Canada“.

Al momento la polizia non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla vicenda. Pare, però, che l’auto, una Bentley da 300 dollari, appartenesse a due ricchi newyorkesi che si stavano recando in Canada per un concerto. Della coppia non si conosce ancora l’identità, sebbene sembra che l’uomo avesse 56 anni.

Le rade informazioni hanno alimentato le tesi più complottiste: l’FBI starebbe insabbiando che gli Stati Uniti siano sotto attacco. Anche il sindaco di Niagara Falls ha ricevuto centinaia di telefonate che avallavano teorie simili.