Volodymyr Zelensky traccia un primo bilancio della controffensiva ucraina nel 2023 e lancia un avvertimento alla Russia in vista del 2024. Le parole del leader ucraino lasciano intendere che, a detta di Kiev, il prossimo anno potrebbe rivelarsi decisivo per gli esiti del conflitto.
Dal 2022, l’Ucraina ha liberato più della metà del territorio occupato dalla Russia. Nel 2023, l’Ucraina ha espulso la flotta russa dalla maggior parte del Mar Nero. Il 2024 deve diventare l’anno in cui l’Ucraina caccerà la Russia dai suoi cieli.
A seguire, il capo dello Stato ucraino ha elencato “almeno cinque ragioni” per le quali “il rafforzamento della difesa aerea dell’Ucraina è il miglior investimento strategico per la sicurezza”.
Zelensky dopo l’avvertimento alla Russia per il 2024: “Ogni missile fornito all’Ucraina salva vite umane”
Per prima cosa, secondo il presidente, “ogni sistema e missile fornito all’Ucraina salva vite umane“.
Ogni grande regione e città completamente coperta da uno scudo aereo affidabile significa che un numero maggiore di persone, potenzialmente milioni, potrà tornare dall’estero.
Più forte è la “nostra difesa aerea”, ha continuato Zelensky, maggiore è “il successo dell’Ucraina nel Mar Nero“. Di conseguenza “aumentano le esportazioni marittime, migliore è la protezione della libertà di navigazione e maggiore è la stabilità”. Questo permetterà di consegnare “centinaia di migliaia di tonnellate di cibo in più”, attraverso “un corridoio di esportazione marittimo più sicuro”, e di “contrastare la crisi alimentare globale”.
Infine, ha concluso il leader di Kiev, “ogni sistema di difesa aerea e ogni missile in più fa risparmiare risorse“.
Negando alla Russia la capacità di terrorizzare l’Ucraina con missili e droni, si costringerà l’aggressore ad abbandonare questa tattica, favorendo così lo sforzo complessivo per avvicinare la vittoria.
Meloni: “Noi siamo al fianco dell’Ucraina”
Nel frattempo, a Roma, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce il suo appoggio al Paese invaso durante il question time al Senato. La premier italiana si dice “fiera di aver dimostrato ancora una volta la coerenza delle mie posizioni e del governo in tema di politica estera”.
Un’occasione per scagliarsi con chi “decide di sostenere che non andasse più aiutata Kiev quando è passato all’opposizione”, allo scopo di “guadagnare un consenso facile“.
Ho ribadito che noi siamo al fianco dell’Ucraina. Ho detto che cerchiamo una pace giusta, che siamo pronti a fare le nostre proposte quando dovessero esserci i margini per una pace giusta. Ma per arrivare a un’azione di questo tipo l’unico modo è mantenere l’equilibrio tra le forze in campo, che vuol dire sostenere l’Ucraina.