La psicoterapia abbraccia una varietà di approcci, varie tipologie, ciascuna con le proprie caratteristiche distintive.
Scoprire i dettagli di queste diverse tipologie di psicoterapia è fondamentale per individuare l’approccio più adatto alle tue esigenze.
Ciascuna metodologia offre un percorso unico per il benessere emotivo e psicologico. Scopri le opzioni disponibili e trova il trattamento più adatto a te.
Quali tipologie di psicoterapia esistono: cos’è la psicoterapia
Psicoterapia significa letteralmente “cura dell’anima”. Ma significa anche “trattamento con mezzi psicologici” – attraverso conversazioni e interventi psicologici. Che cos’è esattamente la psicoterapia, quali procedure esistono e in cosa differiscono?
La psicoterapia offre aiuto contro i disturbi del pensiero, del sentimento, dell’esperienza e dell’azione.
Questi includono, tra gli altri, disturbi d’ansia, depressione, disturbi alimentari, dipendenze e disturbi ossessivo-compulsivi.
Altri stress psicologici che le persone sperimentano, come conflitti relazionali, problemi relazionali o difficoltà nell’allevare i figli, possono essere risolti con l’aiuto di uno psicologo, ma in questo caso non si parla di psicoterapia, ma di consulenza psicologica.
Le varie tipologie (principali) di piscoterapia sono:
- Terapia cognitivo comportamentale
- Terapia basata sulla psicologia del profondo
- Terapia psicoanalitica
- Terapia sistemica
È opportuno informarsi sulle differenze tra i metodi terapeutici prima di iniziare il trattamento e parlare con lo psicoterapeuta durante le prime sedute terapeutiche.
Le varie procedure differiscono nel modo in cui spiegano l’insorgenza delle malattie mentali e nei metodi utilizzati per trattare la malattia mentale.
La terapia cognitivo comportamentale
La terapia comportamentale si concentra su diversi processi di apprendimento umano. Nel corso della tua vita impari determinati comportamenti che diventano parte del tuo modo di fare e della tua visione del mondo.
I terapisti comportamentali intendono la malattia mentale come il risultato di esperienze di apprendimento andate sfavorevole e quindi ostacolanti o inadeguate nella situazione di vita attuale.
La terapia coinvolge il nostro modo di pensare e i nostri schemi di pensiero tipici, ad esempio la nostra percezione e valutazione dell’ambiente, e il nostro modo di fare e di operare.
Nella terapia, il paziente impara a utilizzare nuovi comportamenti e modelli di pensiero che sono più utili di quelli precedenti.
I pazienti acquisiscono tecniche con le quali possono comprendere e superare i loro problemi futuri anche senza il supporto dello psicoterapeuta.
La psicoterapia analitica o psicoanalisi
La psicoterapia analitica o “psicoanalisi” è la forma più antica di psicoterapia.
Il padre della psicoanalisi è Sigmund Freud. Questa metodologia presuppone che sentimenti e ricordi siano repressi nell’inconscio e non siano accessibili.
Questi contenuti repressi del passato possono impedirci di svilupparci in modo sano. A differenza della terapia cognitivo-comportamentale, non si tratta di una terapia formativa, bensì di una terapia rivelatrice. L’obiettivo è risolvere i conflitti interiori comprendendo i propri pensieri e sentimenti.
Per fare ciò, i pazienti dovrebbero rivivere conflitti significativi e importanti che sono avvenuti fin dall’infanzia. Il terapeuta si offre come superficie neutra dove elaborare questi conflitti.
Il paziente dice tutto ciò che ha in mente nel modo più libero possibile e determina così la direzione della conversazione. Il terapeuta di solito dice molto poco e offre interpretazioni di ciò che il paziente descrive.
L’obbiettivo è una migliore comprensione emotiva e, se necessario, una ristrutturazione della personalità.
Spesso le sedute si svolgono in posizione sdraiata mentre il terapeuta siede dietro al paziente per avere la minore influenza possibile su di lui. Gli psicoanalisti più moderni lavorano anche stando seduti.
La psicologia del profondo
I conflitti interiori non sono solo al centro della psicanalisi, ma anche della psicoterapia basata sulla psicologia del profondo.
In questo caso il terapeuta tenta di identificare un conflitto centrale represso del passato del paziente che influenza la malattia attuale ed è evidente anche nel presente.
La terapia ha un obbiettivo: consentire al paziente di comprendere il conflitto centrale e le sue cause e di sviluppare modi per affrontarlo nel presente e superare le difficoltà che ne derivano.
A differenza della psicoanalisi, dove il terapista è molto silenzioso, in questo caso lo psicoterapeuta di solito discute con il paziente gli obiettivi specifici della psicoterapia, partecipa più attivamente alle sedute terapeutiche e si concentra maggiormente sul presente.
Di norma la terapia non avviene in posizione sdraiata, bensì seduta. Rispetto alla terapia comportamentale non si tratta tanto del comportamento problematico in sé quanto della funzione e delle cause del comportamento.
La psicoterapia sistemica
Nella terapia sistemica l’attenzione si concentra sul contesto sociale dei disturbi mentali. A differenza di altre procedure di psicoterapia, l’attenzione non è solo sul singolo paziente, ma anche sui suoi caregiver più importanti, come i membri della famiglia.
In questo caso, una malattia mentale in una singola persona è vista come un sintomo di un’interruzione dell’interazione nel sistema (ad esempio nella famiglia).
Per questo motivo spesso familiari, amici, vengono coinvolti direttamente nelle sedute terapeutiche, in modo che la terapia possa svolgersi in un cosiddetto contesto multi-persona!
In questo modo, le relazioni e le interazioni significative per la sofferenza del paziente possono essere discusse e modificate direttamente con le persone coinvolte nel sistema.
Il ruolo dello psicoterapeuta è identificare i disturbi nel sistema e sviluppare soluzioni concrete con il paziente (e possibilmente altre persone coinvolte).
Le sedute terapeutiche si svolgono solitamente stando seduti.
In conclusione, la psicoterapia si articola in diverse forme. Ogni approccio è progettato per affrontare specifiche esigenze dei pazienti, fornendo soluzioni a seconda della gravità e della complessità della malattia.
La scelta tra questi approcci dipende dalla valutazione del professionista e dalle necessità individuali del paziente.