Prima della sfida di Coppa Davis contro l’Olanda, durante la conferenza stampa, Matteo Berrettini ha toccato molti argomenti, tra cui il pensiero di ritirarsi dal tennis
“Non volevo trasformare in agonia uno sport che amo”: ecco quanto dichiarato da Berrettini prima della sfida dei quarti di finale di Coppa Davis
Matteo Berrettino a rappresentare l’Italia alla Coppa Davis a Malaga, in Spagna. Non come giocatore, ma ancora come tifoso. Non potendo disputare insieme ai suoi compagni di squadra la Coppa Davis, Matteo Berrettini ritorna, come fu per Bologna, a sostenere gli azzurri come tifoso, in primi fila, a ridosso del campo. Un nuovo infortunio, a settembre ai gli US Open, questa volta alla caviglia, lo ha tenuto lontano dai giochi e dagli importanti impegni sportivi. Ultimo, proprio la Coppa Davis che vede l’Italia del tennis impegnati oggi ai quarti di finali contro l’Olanda. Ma se l’infortunio ha impedito al tennista romano di giocare, Berrettini ha deciso comunque di volare a Malaga per sostenere la squadra. Dopo essersi confrontato con la squadra e con il il coach Filippo Volandri ha deciso di prendere un aereo direzione Spagna per sostenere il team Italia. Ieri, ha preso anche parte ad una conferenza stampa su cui si è soffermato su tanti aspetti, alcuni molti delicati riguardanti la sua carriera e l’attuale condizione fisica. Tra le tante dichiarazioni rilasciate dal tennista, senza dubbio il momento più delicato e sincero ha riguardo i pensieri e le emozioni provate a ridosso degli infortuni. Problemi fisici capaci di vessare talmente tanto Berrettini da fargli pensare al ritiro.
“Smettere è una cosa che si dice spesso quando si è molto giù. Io ci ho pensato seriamente una volta perché vedevo tutto buio. Non volevo trasformare in agonia uno sport che amo.”
Poi Berrettini ha proseguito affermando che nonostante il pensiero del ritiro lo abbia seriamente sfiorato, non sono mancate gli stimoli e la voglia di tornare sempre sul campo. In primis, un grande aiuto è arrivato dalle persone che aveva attorno:
“Ma per fortuna ci sono tante persone che mi vogliono bene e hanno provato in tutti i modi a farmi stare meglio. Ci sono stati giorni in cui non avevo voglia di alzarmi dal letto, ma ho capito che è quello che devi trovare. La cosa che ti fa alzare dal letto, la nuova sfida. Non è una questione di soldi ma di sfida con me stesso.”
Sinner, il nuovo allenatore e il ritorno in campo: le parole di Matteo Berrettini nella conferenza stampa di Malaga
Come scritto qualche riga fa, Berrettini non ha condiviso con i presenti alla conferenza stampa il pensiero di ritirarsi dal mondo del tennis, ma ha toccato svariati argomenti. Si è soffermato ovviamente sullo stato di forma e su quanto sta facendo adesso Jannik Sinner. Ironicamente, lo defisce “discretamente in forma“, sorridendo dopo quest’affermazione e alcune delle domande non possono riguardare il fatto che adesso sia Sinner il tennista italiano più quotato. Un ruolo, complice la storica finale di Wimbledon del 2021 disputata da Berrettini: un’occasione che portò il romano nell’Olimpo del tennis internazionale. Tra i due, afferma il diretto interessanto, “non c’è invidia. E’ una questione di sano agonismo“. Peccato che sia Berrettini che Sinner abbiano dovuto fare i conti con Djokovic… Tornando a Sinner, ecco quanto dichiarato in conferenza stampa dal tennista capitolino:
“Ho sempre saputo che Jannik avrebbe fatto tutto questo. E’ una cosa che si sente quando giochi con un tennista di alto livello. La sua crescita era solo questione di tempo.”
Poi Berrettini si è concentrato sulla recente finale delle Nitto Atp Finals:
“Le condizioni di Torino e in generale dei tornei indoor, sono le sue (di Sinner ndr). Dietro Novak sul veloce c’è solo lui”.
Berrettini ha poi affrontato altri due temi caldi: il suo nuovo allenatore e quando tornerà in campo. Riguardo il primo punto, come saprete, Vincenzo Santopadre – storico allenatore del tennista romano – no è più al suo fianco. Ma Berrettini, oltre a spendere ancora belle parole per suo ex allenatore non ha annunciato ancora il suo nuovo coach. Si sbilancia di più invece sul suo possibile ritorno. Il percorso per il rientro procede bene, si spera negli Australian Open ma per il Berrettini adesso la cosa importante è un’altra:
“Penso solo a tornare in campo con il sorriso. Mi sveglio la mattina felice con la voglia di entrare in campo, di sudare di mettermi alla prova”
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