L’Italia si avventura in un nuovo territorio con la prima simulazione di voto elettronico online per gli italiani residenti all’estero. Questo evento, programmato per il 13 e 14 dicembre 2023, segna un passo significativo nella transizione verso il voto elettronico, enfatizzando l’innovazione tecnologica nel processo elettorale.
Voto elettronico: dettagli e obiettivi della simulazione
Il progetto, che si svolgerà il 13 e 14 dicembre 2023, non è legato a un reale evento elettorale, ma serve come test per valutare la fattibilità del voto elettronico. Finanziato con un budget di 1 milione di euro, istituito dalla Legge di Bilancio 2020, la simulazione coinvolgerà gli italiani residenti in alcune circoscrizioni consolari dell’Unione Europea.
L’obiettivo principale è rendere il processo di voto più accessibile e flessibile per gli italiani all’estero, superando le barriere logistiche e temporali.
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Simulazione voto elettronico: chi può partecipare
Per partecipare, gli elettori devono essere iscritti all’AIRE o temporaneamente presenti nelle circoscrizioni per motivi di lavoro o studio. La registrazione avviene tramite il “Portale E-vote“, una piattaforma web sviluppata per gestire l’autenticazione degli elettori, la votazione e la raccolta dei risultati.
Gli iscritti all’AIRE e i cittadini italiani temporaneamente all’estero potranno accedere alla piattaforma, previa identificazione digitale (CIE, SPID, CNS).
Il “Portale E-vote” è il risultato di una collaborazione tra vari enti governativi, tra cui il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Viminale, il Ministero degli Affari Esteri, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, e altre agenzie di cybersicurezza. La piattaforma ha come obiettivo quello di garantire una procedura di voto sicura e affidabile.
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha organizzato una campagna di comunicazione per informare gli elettori sulla nuova procedura di voto. Questa campagna utilizza diversi canali, inclusi avvisi via email e comunicazioni tramite enti rappresentativi, per assicurare una partecipazione informata e attiva.
Nonostante il potenziale del voto elettronico, ci sono preoccupazioni relative alla segretezza e alla sicurezza del voto. Il governo sta affrontando queste sfide per garantire che il sistema sia resistente a possibili brogli e intrusioni da parte di hacker. Il test serve anche a sperimentare queste cose.
Voto elettronico: cosa abbiamo imparato dalle simulazioni precedenti
Le simulazioni precedenti, come quella condotta nel 2021, hanno offerto preziose intuizioni sul voto elettronico. Queste esperienze hanno pertanto contribuito a perfezionare il sistema per future implementazioni in eventi elettorali più ampi e delicati.
Tuttavia, i precedenti non sono sempre stati positivi. Il voto elettronico, che include il voto online, è utilizzato sia nel settore pubblico che in quello privato, come nelle università, associazioni e ordini professionali. In Italia, esperimenti con urne elettroniche e tablet sono stati condotti nel referendum consultivo lombardo del 2017 e nelle elezioni dei Comites all’estero, ma hanno sollevato preoccupazioni sulla segretezza del voto e la vulnerabilità agli attacchi informatici. A livello internazionale, paesi come USA, UK, Estonia e Svizzera hanno adottato il voto online in elezioni e referendum, mentre Germania, Olanda e Norvegia hanno abbandonato o limitato questa modalità per dubbi sulla sua affidabilità e trasparenza.
Test voto elettronico: cosa succede dopo?
Se la sperimentazione del voto elettronico in Italia avrà successo, potrebbe aprirsi la strada alla sua applicazione in eventi elettorali reali, come le elezioni amministrative del prossimo anno, ma non per le elezioni europee del giugno 2024, dove si voterà tradizionalmente. Il dibattito si estende anche al voto dei fuorisede, con il governo chiamato a decidere sull’approvazione dei decreti legislativi per facilitare il loro voto. La legge delega, già passata alla Camera, potrebbe permettere il voto fuori sede solo per le europee e i referendum, escludendo le elezioni politiche. Il governo avrà un anno e mezzo per implementare la normativa, con la possibilità di accelerare o posticipare l’adozione del voto dei fuorisede.
Il tema sicurezza
Le procedure di voto elettronico sono progettate per garantire l’anonimato del voto e prevenire qualsiasi forma di riconducibilità all’elettore. La separazione tra dati degli elettori e voti espressi, insieme alla crittografia avanzata, assicura la massima sicurezza e riservatezza.
Il sistema prevede che i voti rimangano sigillati e anonimi fino allo scrutinio finale. Le tecnologie impiegate garantiscono l’integrità del processo e la correttezza dei risultati, rilevando eventuali alterazioni