Sul volto sempre serio di Luka Jovic si è visto spuntare un sorriso solo una volta, quando abbracciò il Milan, con Stefano Pioli contento nel poter avere più soluzioni in attacco nel corso di tutta la stagione. Specie con il serbo, l’obiettivo era quello di riportarlo ai fasti dell’Eintracht Francoforte, dove macinava gol a grappoli.
Ma il verbo essere è rimasto coniugato al passato, dato che il presente ha disatteso tutto questo. Perchè Jovic è un oggetto oscuro all’interno del Milan. Doveva essere il sostituto di Giroud, ma così non è stato dato che Pioli gli preferisce altri nomi. E adesso il mercato di gennaio diventa importante, dato che il club potrebbe muoversi per cercare un nome capace di mantenere vivo l’attacco in assenza di Olivier, con Jonathan David obiettivo numero uno.
Milan, Jovic proprio non piace a Pioli: si punta Jonathan David per gennaio
Il Milan ha puntato molto su Jovic, la risposta fino a questo momento è stata nulla. Lo si capisce anche dalle scelte di Pioli. Giroud è squalificato per due turni dopo il rosso rimediato contro il Lecce, la Fiorentina si avvicina, con il tecnico rossonero che ha preferito Okafor al serbo.
Questo prima dell’infortunio dello svizzero, che di fatto apre le porte alla titolarità forzata di Jovic. Tradotto: se Luka sarà in campo sabato sera contro la sua ex squadra, sarà solo per obbligo e non per scelta. Pioli non lo vede, non riconosce in lui ancora quel giocatore capace di fare la differenza seguendo i dettami tattici. Appena 7 presenze, di cui 2 da titolare, e zero in tutto, dai gol agli assist.
I numeri non giudicano, mostrano la realtà. Che ad oggi dice che in avanti il Milan deve intervenire e subito. Ecco perchè la dirigenza non aspetta, ed è pronta già a gennaio a buttarsi sul mercato alla ricerca di una punta capace di dare il cambio a Giroud come si deve.
Il nome rimane quello di Jonathan David. La punta del Lille continua a piacere dalle parti di Casa Milan, dove vogliono tentare l’assalto da subito senza aspettare giugno. A favore del club rossonero la scadenza del contratto del giocatore a giugno 2025, con il Lille che vorrebbe monetizzare subito per evitare di monetizzare poco.
Il Milan dunque accelera, con l’ad Furlani che vuole sferrare il colpo decisivo magari giocando sul prezzo: una decina di milioni in meno per chiudere l’affare e dare a Pioli quella punta capace di far dormire sonni tranquilli tutti.
Quell’eterna promessa mai mantenuta
Jovic non è riuscito a mantenere la promessa, ne a Pioli e nemmeno al Milan. Non quella fatta da lui, ma dal suo talento. Parlava quello per il giocatore, che però non è riuscito ad andare a braccetto insieme ad esso. Eppure i segnali lasciavano presagire tutt’altro. All’Eintracht Francoforte Jovic era tutt’altro giocatore: affamato, deciso, concentrato sul campo. I risultati lo confermavano, 36 gol in 54 presenze in Germania.
Numeri importanti che gli sono valsi la chiamata del Real Madrid nel 2019 che lo pagò la bellezza di 65 milioni. Una responsabilità troppo grande per Luka dimostrare la bontà dell’affare, dato che in Spagna il serbo si perde, con appena 2 gol in 21 presenze. Poco, pochissimo, con Florentino Perez che lo riporta a Francoforte in prestito, dove non riesce a replicare i numeri della prima volta all’Eintracht.
Un anno e poi il ritorno a Madrid, ma di passaggio, dato che per lui si aprono le porte della Fiorentina. Un occasione ghiotta per ritornare ad essere letale, ma anche qui Luka delude: 31 partite e soli 6 gol, tutto condito da atteggiamenti sopra le righe che non sono mai andate giù alla piazza, che ne chiede a gran voce la cessione.
Infine il salto in avanti, con il Milan alla ricerca del vice Giroud. Ad oggi però è solo un flop: 7 presenze, zero gol e zero assist, e quella sensazione di sufficienza che non gli permette di essere considerato un elemento di valore capace di cambiare le partite in uno schiocco di dita. Anche se qui il discorso è un altro, con Jovic che deve prima di tutto far ricredere tutti su se stesso prima come calciatore che come bomber. Ma ad oggi non ci sta riuscendo.