Il 30 novembre è in scadenza il pagamento del secondo acconto IRAP 2023. Così come per le altre imposte, il pagamento autunnale è il secondo dell’anno, dopo il primo estivo del 30 giugno.

Il pagamento dell’Irap è dovuto in relazione all’esercizio abituale di un’attività autonomamente organizzata, diretta alla produzione, allo scambio di beni oppure alla prestazione di servizi.

Nel testo, andremo a vedere chi sono i soggetti obbligati al pagamento del secondo acconto Irap, quando si paga l’imposta da versare e come effettuare il pagamento entro il 30 novembre.

Chi deve pagare il secondo acconto IRAP 2023

L’IRAP, ovvero l’Imposta regionale sulle attività produttive, è un’imposta regolamentata dal Decreto legislativo n. 446/1997. L’imposta deve essere pagata per le attività esercitate dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato.

Negli ultimi anni si è molto sentito parlare di modifiche all’Irap, soprattutto in riferimento alla platea dei soggetti tenuti al pagamento. Alcune novità sono state introdotte dalla Legge di Bilancio del 2022.

L’Irap deve essere pagata, in linea generale, dai seguenti soggetti:

  • Studi professionali associati;
  • Società di persone;
  • Società di capitali;
  • Enti commerciali;
  • Enti del terzo settore.

Come abbiamo detto poc’anzi, la Legge di Bilancio del 2022 ha introdotto alcune novità, abolendo l’Irap per i professionisti, le ditte individuali e i lavoratori autonomi.

Quando si paga l’IRAP

I soggetti obbligati al pagamento dell’Irap devono procedere al pagamento in due momenti dell’anno:

  • Saldo e acconto entro la scadenza del 30 giugno;
  • Seconda o unica rata di acconto entro la scadenza del 30 novembre.

In base alle somme da versare si può effettuare il pagamento in tempi diversi. In ogni caso, la scadenza è sempre quella del 30 novembre 2023 e interessa la generalità dei soggetti obbligati.

Come si calcola l’importo da versare

Ci sono due diversi metodi per calcolare l’importo Irap 2023 da pagare: storico e previsionale. In base al metodo storico si prende come riferimento la somma pagata nel periodo d’imposta precedente. Se, invece, si utilizza il metodo previsionale si deve tener conto di quanto si prevede di guadagnare durante l’anno da dichiarare nel 2024.

In base ai risultati, si può verificare l’obbligo di versare l’acconto Irap:

  • Per le società o associazioni l’acconto è dovuto se l’importo indicato nel rigo IR21 della dichiarazione supera la soglia di 51,65 euro;
  • In tutti gli altri casi l’acconto è dovuto se l’importo indicato nel rigo IR21 della dichiarazione supera la soglia di 20,66 euro.

Al di sotto delle suddette soglie, l’Irap non deve essere pagata. Se il primo acconto dell’imposta 2023 sia superiore o uguale alla soglia limite, allora si deve procedere al versamento in due momenti:

  • Primo acconto e saldo dell’anno precedente entro il 30 giugno;
  • Secondo o unico acconto entro il 30 novembre.

Se il primo acconto non supera i 103 euro, allora l’importo deve essere versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre.

Come si effettua il versamento

Non ci resta che spiegare come si paga il secondo acconto Irap 2023. Per effettuare il versamento di quanto dovuto, si deve utilizzare il modello di pagamento unificato F24, inserendo il codice tributo relativo al versamento della seconda rata di acconto o dell’acconto in un’unica soluzione (codice tributo 3813).

Ricordiamo, inoltre, che per effettuare il versamento dell’Irap è necessario compilare e presentare la dichiarazione Irap.

Chi non provvede ad effettuare il versamento rischia di incorrere in sanzioni. A chi non paga un acconto (ovvero chi salta una rata) verrà applicata una moratoria per ogni giorno di ritardo.

Chi, invece, non paga l’Irap per intero allora riceverà un avviso bonario e, in caso di mancato pagamento, riceverà una sanzione con relativa cartella esattoriale.

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