La rivelazione è di quelle che, appena lette/ascoltate, lasciano senza fiato e inducano a credere a un qualsivoglia errore. Invece è tutto vero: Paolo Maldini, ex responsabile dell’area tecnica rossonera, ha provato a portare Leo Messi al Milan. L’ammissione arriva proprio dall’ex leggenda e dirigente del Diavolo, ospite a “PoretCast”, il podcast del comico Giacomo Poretti (componente dello storico trio Aldo, Giovanni e Giacomo):
“Per dieci giorni abbiamo provato a portare Messi al Milan, ma poi abbiamo capito che era impossibile. Adesso ormai è tardi ma un calciatore come Messi è uno spettacolo per tutti, quando leggevo che poteva andare all’Inter ero amareggiato, mi spaventava un po’ la cosa”, le sue parole.
Messi al Milan? Il tentativo di Maldini risale al 2021
Un retroscena che non era mai emerso e che proprio ora Maldini ha reso pubblico. Nella sua intervista, però, l’ex dirigente del Milan non ha svelato il periodo del tentativo, non riuscito, di far sbarcare Leo Messi a Milano. Tutti gli indizi però lasciano intendere il tutto risalga all’estate del 2021, quando il fenomeno argentino ha lasciato a parametro zero il Barcellona per trasferirsi al Paris Saint-Germain, andando a guadagnare oltre 30 milioni di euro a stagione. Storia d’amore mai del tutto scoccata tra Messi e il club francese, con tanto di divorzio e trasferimento in MLS, all’Inter Miami a luglio 2023.
Maldini su Leao e il pronostico scudetto
Maldini che nel corso del “PoretCast” ha parlato anche del rapporto con Rafa Leao, calciatore che proprio lui ha portato da giovanissimo dal Lille al Milan, svelando anche un particolare aneddoto relativo all’attaccante portoghese (QUI le ultime sui tempi di recupero dopo l’infortunio):
Maldini: “Futuro? In teoria sono in pensione”. Ma lo United e la Nazionale…
“Rafa è davvero un grande talento, che faccia il calciatore o il cantante. Mi ha chiesto di far uscire il disco due giorni prima di una partita, gli ho risposto che non era un problema ma avrebbe dovuto segnare due gol. In quella gara segnò ma fece assist. La cosa più bella di questi anni sono proprio i rapporti personali. Il rapporto che si crea con i giocatori è la cosa più bella che ti rimane, più dei trofei e delle partite vinte”. Maldini ha poi risposto, con tanto di sorriso, alla domanda del conduttore Giacomo Poretti, noto tifoso interista, in merito a un suo pronostico per la corsa scudetto di questa stagione: “Chi vincerà il tricolore tra Milan, Inter o Juventus? Giacomo lo avete già vinto voi…”
Maldini: “Futuro? In teoria sono in pensione”. Ma lo United e la Nazionale…
Dopo la burrascosa fine della storia con il Milan, licenziato in tronco insieme al suo braccio destro Massara al termine della scorsa stagione da Jerry Cardinale, Maldini non si è sbilanciato più di tanto sul suo futuro:
“Ogni tanto ci penso. In teoria sono in pensione. Sicuramente non farò mai l’allenatore. Vedevo mio papà che aveva sempre la valigia pronta. Cosa mi manca? L’ambiente dello spogliatoio e quel misto tra paura ed emozione prima della partita, il contatto e l’adrenalina della gente. Tra essere calciatore e fare dirigente c’è una differenza enorme.
Cercato senza successo dal calcio arabo e prima ancora dal Paris Saint-Germain, Paolo Maldini nelle ultime settimane è nel mirino del Manchester United, che lo ha individuat come l’uomo giusto per iniziare la “ricostruzione” del club. Attenzione però al richiamo della Nazionale azzurra: la Federazione infatti vuole nuovamente riproporgli un ruolo, non ancora bene definito, all’interno del mondo Italia.