Continuano i guai per Francesco Lollobrigida e il motivo è legato al treno in ritardo fatto fermare a Ciampino: a fargliela “pagare” è soprattutto il mondo dei social, dove, in pochissime ore, sono spuntati centinaia di meme. Il ministro dell’Agricoltura e cognato della premier Giorgia Meloni è diventato un vero e proprio bersaglio sul web per la vicenda che lo ha visto protagonista. E mentre le opposizioni hanno subito chiesto le dimissioni del politico, egli si è difeso dicendo che la fermata straordinaria è consentita dal regolamento di Fs.

Lollobrigida, il treno fermato a Campino, i meme e le polemiche

Ieri è iniziata a circolare la notizia di Lollobrigida e del treno Frecciarossa con 111 minuti di ritardo fermato a Ciampino: sul web presto sono apparsi diversi meme con al centro il ministro e la vicenda che lo ha visto protagonista. Inoltre il politico, che lavora tra le fila di Fratelli d’Italia, è finito al centro della bufera e delle polemiche. Subito i partiti dell’opposizione hanno parlato di “mancanza di rispetto” e di “abuso di potere”. Qualcuno addirittura ha chiesto le dimissioni.

Il convoglio, Frecciarossa 9519 partito da Torino alle 7, aveva accumulato oltre 100 minuti di ritardo. Il ministro dell’Agricoltura era salito alle ore 12 alla stazione di Roma Termini e sarebbe dovuto scendere a Napoli Afragola, per poi proseguire verso Caivano per l’inaugurazione di un nuovo parco. In seguito Lollobrigida doveva tornare nella Capitale per essere ospite al programma di Nunzia De Girolamo “Avanti Popolo”.

Il problema però è che c’è stato un guasto sulla tratta e Trenitalia si è trovata costretta ad attuare alcuni cambiamenti. Si è inoltre verificato un altro problema che ha causato un ennesimo ritardo tra Termini e Ciampino. Così Rfi ha autorizzato al capotreno di fare una fermata straordinaria. Proprio qui il ministro è sceso con il suo staff ed è salito a bordo di un’auto blu per raggiungere in tempo Caivano.

Subito la notizia ha iniziato a fare il giro di giornali, radio e trasmissioni televisive. Le polemiche sono state e sono ancora oggi molte. Sul web gli utenti non hanno perso occasione per scatenarsi e per pubblicare meme, gif e post di vario tipo bersagliando il ministro Lollobrigida.

I meme sui social

Ecco alcuni dei meme più divertenti riguardanti la vicenda. C’è chi ha ironizzato creando giochi di parole con il nome del partito del ministro e il cognome del ministro stesso. Poi c’è chi ha paragonato Lollobrigida al personaggio d’invenzione Marchese del Grillo, protagonista di un noto film di Mario Monicelli.

Il dibattito politico

Sebbene Trenitalia sembra aver confermato la possibilità prevista dal regolamento delle Ferrovie dello Stato di effettuare, in casi estremi come questo, una fermata straordinaria, il ministro dell’Agricoltura e cognato di Giorgio Meloni è comunque finito nell’occhio del ciclone. E probabilmente ci rimarrà anche per i prossimi giorni.

Ciò che al momento non sembra essere molto chiaro è se sia stato il ministro stesso o qualche membro del suo staff a chiedere al capotreno la fermata straordinaria o se questa sia stata decisa da altri in autonomia. Questo è il principale punto che dovrà essere chiarito nei prossimi giorni. Dunque bisogna capire se la fermata a Ciampino sia legata in qualche modo alla presenza del politico a bordo o meno.

Per fare chiarezza Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del Pd, ha chiesto di compiere un’interrogazione “urgente” per capire se ci sono stati e quali sono stati i disagi e i ritardi causati dalla fermata in cui Francesco Lollobrigida è sceso dal treno.

Lollobrigida: “Treno fermato a Ciampino? Nessuna violazione della legge”

Dall’altra parte il ministro ai microfoni del giornale Libero ha sostenuto che non è la prima volta che accade qualcosa del genere. Ha riferito che il treno si è fermato a lungo diverse volte. Egli avrebbe chiesto, al pari di tutti gli altri viaggiatori, un servizio consentito a qualsiasi utente secondo quanto previsto dal regolamento delle Ferrovie di Stato.

Ecco le sue dichiarazioni:

Il treno si è fermato diverse volte e a lungo; anzi continuava a fermarsi di suo. Io ho chiesto, al pari di altri viaggiatori, di poter esercitare ciò che qualsiasi utente può chiedere ai sensi di quanto consentito dal contratto di viaggio: la possibilità di scendere, e quando è stato possibile lo ho fatto, con tutti gli altri passeggeri che hanno voluto cogliere la possibilità.

E ancora Lollobrigida ha spiegato:

Le porte si sono aperte solo quando era consentito, cioè a Ciampino. La fermata straordinaria è consentita dal regolamento delle Ferrovie. Ho chiesto di scendere alla prima fermata utile spiegando al capotreno le ragioni. Non ci sono state violazioni di legge e Ferrovie si è determinata senza alcuna pressione che andasse oltre la richiesta da cittadino che voleva fare il suo lavoro, senza recar danno a nessuno. Come chiarito dall’Azienda, nessun danno, nessun ritardo, nessun disagio e nessun costo. Per nessuno.