Cos’è e come funziona il credito su pegno? Si tratta di una forma di finanziamento un po’ atavica, che oggi sta tornando alla ribalta a causa delle innumerevoli difficoltà economiche.
Il credito su pegno è una forma di finanziamento che sta tornando in uso a seguito delle continue difficoltà del contesto economico in cui siamo costretti a vivere. Non tutte le banche erogano e prevedono il credito su pegno, ma ci sono determinati intermediari bancari che prevedono questa forma di finanziamento.
In questa guida scopriamo cos’è, come funziona e quando conviene il credito su pegno.
Credito su pegno: cos’è
Il credito su pegno è una tipologia di prestito prediletta da chi è in grande difficoltà economica ed è costretto ad impegnare un gioiello o un orologio posseduto per ottenere un piccolo prestito.
Il funzionamento del credito su pegno è molto semplice: basta dare in garanzia un bene ed ottenere un piccolo prestito. Nel caso in cui non si restituisca la somma, il bene oggetto di pegno viene venduto all’asta dal creditore.
Credito su pegno: come funziona?
Il credito su pegno è un piccolo prestito che prevede la consegna di un bene (gioielli, orologio, pelliccia, etc.) alla banca o ad una finanziaria. Il valore del bene oggetto di pegno deve essere sufficiente a coprire la richiesta di credito.
In cambio il richiedente ottiene del denaro che deve essere restituito entro una certa data con più interessi e spese dovute. Il credito su pegno può essere considerato un prestito senza busta paga e senza reddito dimostrabile.
Credito su pegno: quali sono gli oggetti che si possono impegnare?
Le banche e le finanziarie che fanno credito su pegno tendono ad accettare i beni facilmente valutabili e vendibili nel caso in cui il debitore non ripaghi il proprio debito. È possibile impegnare gioielli preziosi, colane, anelli, pellicce, orologi, monete, argenteria, quadri, tappeti, etc. È importante che il valore del bene sia sufficiente e tale da coprire il credito richiesto.
La normativa vigente stabilisce un valore massimo del credito che non può eccedere la soglia dei quattro quinti del valore del bene oggetto di pegno, per quanto concerne i beni preziosi (gioielli, diamanti, etc.). il valore massimo del prestito non può eccedere i 2/3 del valore del bene impegnato, nel caso di altre tipologie di beni.
Nel caso di un tappeto impegnato valutato 6mila euro, il debitore otterrà un prestito fino a 4mila euro. Le soglie sono fissate dalla normativa in modo tale che in mancanza di riscatto, il creditore deve recuperare il capitale e gli interessi tramite la vendita del bene impegnato.
Credito su pegno: tempistiche e documenti necessari
Quando si richiede un credito su pegno, il creditore espleta l’istruttoria creditizia, attraverso la quale valuta l’affidabilità del debitore. Il bene impegnato fa da garanzia e non è necessaria un’indagine patrimoniale.
Per questo, il credito su pegno è veloce e non c’è da attendere le tempistiche previste per l’erogazione di un qualsiasi altro prestito. Per richiedere il credito su pegno è necessario presentare il documento in corso di validità e il codice fiscale. Il creditore sottoscrive la polizza al portatore con la data del riscatto del bene oggetto di pegno.