In India tiene banco l’apprensione per i 41 lavoratori dispersi all’interno di un tunnel nell’ambito dei lavori per uno dei progetti infrastrutturali voluti fortemente dal primo ministro Narendra Modi.
Il tunnel è crollato impedendo l’uscita dei 41 lavoratori: la situazione di stallo prosegue da circa due settimane. Nell’area adiacente al tunnel è stato costruito un ospedale da campo e sono presenti diverse ambulanze, in modo da garantire tempestivi soccorsi una volta arrivati ai disperi.
Secondo quanto riportato ora dai soccorritori, questi sarebbero a pochi metri dagli uomini bloccati. La prima volta che i lavoratori sono stati visti risale a martedì, attraverso una telecamera endoscopica fatta passare dai soccorritori. Attraverso un sottile tubo, sono stati fatti passare cibo, acqua, elettricità ed aria, per permettere la sopravvivenza degli uomini.
Pur essendo bloccati al suo interno, lo spazio sulla carta non dovrebbe mancare: l’altezza è di circa 8,5 metri mentre la lunghezza si aggira attorno ai 2 chilometri. Si tratta di un poderoso tunnel per permettere un collegamento più veloce tra alcuni siti Indù celebri, e migliorare l’accesso ad aree considerate strategiche e situate al confine con la Cina.
India, i soccorritori si avvicinano ai 41 dispersi: 57 metri la profondità del tunnel
Il tubo per far passare alimenti ed aria è lungo ben 57 metri. Dal 12 novembre sono in corso i lavori per tentare di aprire le strade tra le macerie all’interno del tunnel, ma la situazione si è sbloccata a rilento fino all’impiego di una potente perforatrice che ha ridotto i tempi. Le operazioni si sono poi nuovamente rallentate, e lo sono anche in questo momento, a causa di aste di metallo che bloccano l’avanzata della perforatrice. Al momento sembrano esserci 12 metri a separare i soccorritori dai dispersi.
Tanti i casi simili nelle aree limitrofe
Non è raro che i lavoratori restino bloccati nei tunnel scavati, nella maggior parte dei casi si parla di minatori ma non solo, come avviene in questa circostanza. Nella vicina Cina risale ad una manciata di mesi fa il crollo di una miniera di carbone che ha causato 5 morti e 50 dispersi. Stesso epilogo in Birmania, dove una miniera di giada crollata ha causato oltre 70 dispersi.