Atmosfera da seduta pre-ferragostanta oggi, 22 novembre, a Palazzo Madama. Scranni del Senato praticamente deserti proprio quando c’era da discutere il disegno di legge del governo contro la violenza sulle donne. L’importante è che, a fine giornata, sia arrivato l’ok all’unanimità, con 157 voti a favore, trasformando il ddl in legge dello Stato. Approvati i due ordini del giorno frutto dell’interlocuzione tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la leader del Partito democratico, Elly Schlein.

Il ddl contro la violenza sulle donne è legge, aula semideserta in Senato

Mentre altrove governo e maggioranza promettevano soluzioni importanti e l’opposizione chiedeva misure più incisive, nel deserto del Gobi spuntava la ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Rossella. In tribuna gli studenti toscani venuti da Colle Val d’Elsa, provincia di Siena.

Con il “Sì” della Camera arrivato a fine ottobre, il parere positivo del Senato blinda il dispositivo. Mentre gli ordini del giorno voluti dal Pd impegnano il governo a mettere in campo disegni di legge sulla prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e domestica a completamento della norma.

Peccato che la foto a corredo della giornata sia quella di un’aula semivuota. Il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, in questo caso, fa davvero acqua