Cos’è la tricodinia? Si tratta di una sensazione fastidiosa e a volte addirittura dolorosa che coinvolge il cuoio capelluto.
Il dolore derivato da questo disturbo può essere caratterizzato da una o più condizioni come: il dolore al tocco o allo sfioramento, l’indolenzimento, il bruciore o il senso di intorpidimento.
Dato che la tricodinia è molto soggettivo risulta difficile da poter definire esattamente. Questa condizione infatti non è facile da spiegare così come non è facile scoprirne la causa o la sintomatologia.
Cos’è la tricodinia: le cause
Nel corso degli anni sono molte le ipotesi che si sono sviluppate per poter chiarire le cause di questo disturbo ad oggi però non è stato ancora possibile definirle con precisione, risultando ancora sconosciute.
La parola tricodinia si è diffusa a partire dal 1960 con l’avvio di una ricerca sulla sensazione dolorosa legata a fenomeni di caduta accentuata di capelli.
Alcuni studi più recenti hanno, però, dimostrato che in realtà non esiste nessuna correlazione stretta con questo tipo di patologia.
Alcuni esperti ipotizzano e sostengono che la sensazione dolorosa del cuoio capelluto possa essere in realtà legata ad un fattore di tipo infiammatorio che sorge a livello del follicolo.
Altri studi pubblicati negli ultimi anni però hanno dimostrato che non c’è una grossa presenza di elementi infiammatori intorno al follicolo e quindi non può essere quella, di fatto, la ragione dell’insorgenza del disturbo.
Infine, sempre tra le ipotesi sviluppate dagli esperti del settore possiamo trovare la tricodinia legata ad una possibile lieve neuropatia, un dolore cutaneo quindi associato alla produzione di neuropeptidi.
Non avendo una definizione sicura del disturbo in questione le cause, di conseguenza, possono essere molte. Per identificarle gli specialisti possono unicamente basarsi sull’anamnesi del paziente e su quelle che secondo i casi registrati sono le cause più comuni.
Ecco alcune cause più diffuse:
- stress, che provoca tensione muscolare anche a carico forse dei muscoli piloerettori;
- cause meccaniche come, ad esempio, il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti notturno;
- patologie già esistenti come problemi alle prime vertebre cervicali o sofferenze articolari.
Non essendo a conoscenza della causa esatta che scatena la tricodinia è impossibile prevedere il decorso del disturbo e neanche come questo si possa evolvere.
In alcuni pazienti infatti, questa difficoltà legata ai capelli dura per molto tempo provocando anche danni e disagi nel soggetto. L’unica cosa che può fare il dermatologo o lo specialista è quello di cercare di tamponare il problema e alleviare il più possibile il dolore.
Diagnosi, cure e rimedi
Così come per le cause non esiste neanche una diagnosi vera e propria. Per poter diagnosticare questo disturbo è fondamentale indagare l’origine e agire su quello.
Per alleviare il fastidio dovuto alla tricodinia ecco alcune indicazioni terapeutiche:
- terapie a supporto sulla base dell’anamnesi;
- antinfiammatori e corticosteroidi;
- massaggio cutaneo, utile per scollare il cuoio capelluto dagli strati sottostanti;
- evitare trazioni dei capelli ed evitare alle radici di avere orientamenti non naturali;
- in casi molto rari e particolari farmaci antidepressivi in dosi blande.
Cos’è la tricodinia: come prevenirla
Oltre alla cura è importante anche la prevenzione della tricodinia. La sua insorgenza può infatti essere evitata grazie a qualche piccolo accorgimento come una ricorrente visita dermatologica specifica del cuoio capelluto, alla quale, in alcuni casi si possono anche aggiungere degli esami più approfonditi.
In circostanze più particolari è bene poi sottoporsi spesso alla biopsia, ovvero all’esame istologico in modo da avere ben sotto controllo la situazione.
Infine bisogna fare attenzione alla routine quotidiana. Infatti è importante durante lo shampoo fare un massaggio per aiutare così a stimolare la circolazione locale, lenire le tensioni muscolari della testa e riossigenare i bulbi.
Inoltre, è sconsigliato usare acqua troppo calda o prodotti troppo aggressivi, così come andrebbero evitate tutte le situazioni in grado di stressare l’organismo.
Risulta invece efficace mangiare spesso cibi ricchi di proteine, come il pesce e moderare il consumo di alcol e fumo oltre che dormire almeno 7 ore per notte.