Arrivano novità sulla presentazione della domanda dell’Assegno di inclusione (Adi) 2024 che potrebbe essere anticipata di circa due settimane, mentre si attendono maggiori dettagli su una parte della platea dei beneficiari della misura di sostegno al reddito, ovvero gli svantaggiati economici. La road map dell’entrata in vigore dell’indennità che prenderà il posto del Reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024 prevede l’attivazione della piattaforma specifica per la presentazione della pratica. Si tratta della piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), spazio virtuale già visto in occasione del debutto per la presentazione delle istanze degli ex percettori del Reddito di cittadinanza, in età e condizioni di poter lavorare. 

Sia l’iscrizione all’Assegno di inclusione (Adi) che quella al Supporto per la formazione e il lavoro dei soggetti “occupabili”, consentono di superare il Reddito di cittadinanza mediante un assegno mensile da calcolarsi mediante i parametri dell’Isee e dei componenti della famiglia nel primo caso, e in un’indennità di 350 euro nel secondo caso per frequentare corsi di formazione e riqualificarsi per rientrare nel mondo del lavoro. 

Domanda Assegno di inclusione 2024 forse anticipata di due settimane

È stata anticipata al 18 dicembre 2023 la presentazione della domanda dell’Assegno di inclusione 2024, la misura che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio prossimo in sostituzione del Reddito di cittadinanza.

L’ipotesi di anticipare l’iscrizione alla piattaforma del piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) è stata avanzata al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per evitare che, in occasione del debutto della misura, si possa verificare una sorta di click day con i beneficiari tutti collegati nello stesso momento a compilare l’istanza. Anche perché i numeri dei nuovi beneficiari dell’Assegno di inclusione sono elevati.

Secondo quanto stima l’Inps, infatti, dovrebbero costituire la platea della nuova misura a sostegno del reddito 737.400 famiglie che dovranno presentare domanda sulla piattaforma Siisl. È dunque probabile che il ministero del Lavoro di Marina Elvira Calderone si attivi per la metà di dicembre prossimo in modo da essere in anticipo con la partenza dell’assegno dal nuovo anno. 

Domanda Assegno di inclusione 2024, potranno presentarla anche i soggetti ‘svantaggiati’: ecco le ultime novità 

Secondo i dati dell’Inps, le famiglie beneficiarie dell’assegno di inclusione (Adi) dovrebbero essere quelle al cui interno sia presente almeno un minore (348.100nuclei), un disabile (215.800 famiglie o un membro con almeno 60 anni di età (341.700 famiglie). Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali emanerà un nuovo decreto nel quale darà indicazioni sul quarto pilastro di fruizione dell’Assegno di inclusione, ovvero le condizioni di svantaggio e di disagio per ottenere il sostegno. 

L’Assegno di inclusione ha un importo calcolato come integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro all’anno (7.560 euro se il nucleo è costituito da persone di 67 anni e oltre) e da un contributo per pagare l’affitto di casa che ha un valore massimo di 3.360 euro all’anno, ridotti a 1.800 euro se il nucleo è costituito da persone di 67 anni e oltre. 

Nuovo Supporto formazione e lavoro al posto del Reddito di cittadinanza, come sta andando? 

Nel frattempo, le domande presentate mediante la piattaforma Siisl per l’indennità del Supporto per la formazione e il lavoro hanno raggiunto le 120.018 unità, secondo i dati raccolti. Di media, i richiedenti hanno 42 anni di età rispetto alla forbice di richiesta che va dai 18 ai 59 anni.

Ai richiedenti va un assegno di 350 euro al mese per la durata di dodici mensilità purché ci si attivi nella ricerca del lavoro. Tramite la piattaforma si può scegliere di frequentare un corso di formazione per riqualificarsi e rientrare nel mondo del lavoro, oppure candidarsi o accettare offerte di impiego della piattaforma o dei Centri per l’impiego.