È un 23enne senza fissa dimora, privo di documenti, il presunto responsabile della tentata violenza verificatasi la scorsa notte nella centralissima Piazza della Scala a Milano.

La vittima è una ragazza di 19 anni e l’episodio risale alla notte tra martedì 21 e mercoledì 22 novembre. Tutto è cominciato quando l’uomo, incontrato dalla giovane a tarda sera, ha iniziato a seguirla. L’aggressione si è consumata intorno all’1.30 sulle panchine della piazza alle spalle del Duomo.

La 19enne è riuscita a scappare fino a raggiungere la zona delle Colonne di San Lorenzo, dove ha incontrato una volante della Polizia. Decisivo il gesto antiviolenza delle 4 dita nel pugno, mostrato dalla ragazza ad una cameriera di un noto fast food di via Torino.

Tentata violenza in Piazza della Scala a Milano, le forze dell’ordine allertate da una cameriera

Durante la sua fuga, la 19enne è entrata nella catena di ristoranti per recarsi in bagno. Incontrando una dipendente del locale, è riuscita a farle il gesto antiviolenza. La cameriera ha subito compreso la situazione e chiamato le forze dell’ordine, giunte poco dopo sul posto.

Intervenuti tempestivamente dopo la segnalazione, gli agenti hanno permesso di sventare una possibile tragedia. Il giovane è stato portato in Questura. L’autorità giudiziaria ne ha disposto il trasferimento nel carcere di San Vittore, in attesa di convalidarne l’arresto.

Gli ultimi episodi di violenza a Milano

Si tratta soltanto dell’ultimo grave episodio verificatosi nel capoluogo meneghino di recente. Qualche giorno fa, il 18 novembre, una donna di 31 anni si è svegliata in piena notte nuda sul tavolo di un locale del centro, a pochi metri da corso Sempione. Non ricordava assolutamente nulla di quanto le fosse accaduto la sera prima.

In un altro locale della movida, sui Navigli, si è consumato l’ennesimo caso di stupro negli ultimi mesi. La vittima è un’altra giovane donna, che oltre agli abusi ha denunciato una sospetta mancanza di soldi dalla sua carta di credito. Per il caso sono iscritte sul registro degli indagati tre persone: due dei loro sono i titolari del locale dove la vittima ha trascorso la serata poi finita nel dramma.