Non esclude la possibilità di sottoporre il suo assistito Filippo Turetta a perizia psichiatrica l’avvocato Emanuele Compagno, legale del ragazzo arrestato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne veneta trovata senza vita, dopo 7 giorni di ricerche dalla sua scomparsa. Filippo, ex fidanzato e coetaneo della vittima, è accusato di omicidio volontario aggravato e di sequestro di persona.
Filippo Turetta presto sottoposto a perizia psichiatrica? Le parole dell’avvocato difensore
Il legale di Filippo Turetta oggi ha rilasciato importanti dichiarazioni su quello che potrebbe avvenire nei prossimi giorni. L’avvocato Emanuele Compagno ha parlato della possibilità di sottoporre il suo assistito, accusato di essere responsabile dell’assassinio di Giulia, a perizia psichiatrica. Qualora la difesa del ragazzo decida di procedere in questo senso, egli potrebbe essere sottoposto ad approfonditi esami medici, psicologici e psichiatrici.
Al tempo stesso però l’avvocato del ragazzo ha precisato che ora “è presto per pensarci”. Ha poi affermato che se ci sarà bisogno, verrà valutata questa strada. Il legale ha ricordato che Filippo Turetta è sempre stato descritto come un giovane ragazzo impegnato nello studio e nello sport. Secondo l’avvocato Compagno dunque è bene fare luce e chiarezza su alcuni aspetti che non sono ancora stati indagati.
Ecco le dichiarazioni rilasciate oggi dal legale di Turetta in merito ad una possibile perizia psichiatrica sul suo assistito:
Una perizia psichiatrica può essere utile per verificare cosa sia successo. E’ molto presto per pensarci, però è ovvio che se ce ne sarà bisogno la faremo. È un aspetto che va indagato perché nessuno finora aveva avuto alcun sospetto su Filippo, decritto come un giovane dedito allo studio e allo sport, un ragazzo d’oro che aiutava gli altri.
Ma se da una parte l’avvocato continua a ricordare Filippo come un ragazzo bravo e serio, dall’altra parte sono tanti e molto pesanti gli indizi contro di lui. Dobbiamo ricordare che comunque egli, al momento, non è stato sottoposto a processo.
Dunque Turetta non è stato ancora ufficialmente dichiarato colpevole dell’omicidio di Giulia Cecchettin, anche se le prove raccolte (dalle testimonianze delle amiche della vittima, agli oggetti che il ragazzo aveva con sé nel giorno in cui sono scomparsi, fino alle immagini immortalate dalle telecamere di sorveglianza) sembrano evidenziare che lui sarebbe l’unico responsabile di questo terribile femminicidio.
La morte di Giulia
Ieri nel frattempo sono emersi nuovi dettagli sulla morte di Giulia. Stando alle ricostruzioni degli esperti, la giovane studentessa sarebbe morta per mano dell’ex fidanzato nella notte di sabato 11 novembre 2023. Nell’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Venezia si legge che la vittima avrebbe lottato contro il suo assassino per quasi 25 minuti, tentando di correre e scappare via.
L’omicida l’avrebbe accoltellata, inseguita e buttata a terra. La giovane avrebbe battuto la testa sullo spigolo di un marciapiede. A questo punto, mentre la ragazza era agonizzante, Filippo l’avrebbe scaraventata dentro la sua auto, una Fiat Punto nera. Poi avrebbe vagato, senza navigatore e senza cellulare, tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
Una volta trovato un luogo isolato, avrebbe abbandonato il corpo di Giulia, ormai deceduta, con sopra dei sacchetti per coprirlo. Il cadavere della ragazza è stato poi rinvenuto nei pressi del lago di Barcis il 18 novembre 2023.
Secondo quanto ricostruito in otto pagine da giudici ed esperti, Cecchettin sarebbe stata vittima di una doppia aggressione. Una prima avvenuta Vigonovo, a pochi metri da casa, e una seconda nella strada industriale di Fossò. Al momento sembra che non ci siano altri responsabili al di fuori del suo ex fidanzato.
Turetta ritornerà in Italia
Filippo Turetta è stato fermato in Germania dopo diversi giorni di fuga mentre aveva l’auto in panne. A breve dovrebbe ritornare in Italia. Le accuse che vengono mosse nei suoi confronti sono quelle di omicidio aggravato e sequestro di persona. Gli inquirenti e i professionisti che hanno ricostruito quanto sarebbe accaduto la notte della morte di Giulia hanno parlato di “inaudita ferocia” e di “totale incapacità di autocontrollo” dell’assassino.
L’ex fidanzato della vittima si trova da solo in una cella nel carcere penitenziario di Halle. Si tratta di una consueta modalità di detenzione per chi si trova in custodia cautelare in Germania. Non sappiamo quando verrà ufficialmente estradato ma sappiamo comunque che ciò avverrà nei prossimi giorni.