Javier Tebas è stato uno dei nomi internazionali più attesi al Social Football Summit in corso di svolgimento a Roma. Il presidente de La Liga spagnola non ha usato mezzi termini nel dichiarare come oggi il dominio della Premier League sia netto e le altre leghe debbono saper parlare interpretare i cambiamenti del presente per poter colmare l’ampio gap.

Tebas sui diritti tv e i cambiamenti dell’industria calcio

Tebas spiega come ci siano dei cambiamenti importanti che stanno attraversando l’industria del calcio, un qualcosa che va interpretato nel modo migliore:

In questo momento non stiamo comprendendo ciò che accade a livello di industria, i club non avevano mai avuto la possibilità di arrivare ai tifosi di tutto il mondo. Ora la situazione è cambiata nettamente e questo ha modificato completamente il modo di comprendere il calcio. Nello sport viviamo un cambiamento netto da più o meno due anni e dobbiamo comprenderlo per sfruttarlo a nostro vantaggio.

La differenza tra la Spagna e gli altri paesi europei, tra cui l’Italia, è significativa:

A livello audiovisivo c’è DAZN in Italia, una lotta contro la tv tradizionale come poteva essere Sky. Ora ci sono gli ott. In Spagna il settore telecomunicazioni è più forte, in Germania c’è Sky. Bisogna comprendere le sfide attuali. I modelli americani stabiliscono che coloro che vendono i diritti sono le gare. I club dovranno guidare l’ambito digitale e sportivo, ma il prodotto che si sviluppa nell’ambito ott sarà molto diretto. Ci saranno sempre 11 giocatori contro 11 ma con un’esperienza completamente diversa. Dovremo agire per guidare questo cambiamento come federazione.

La Superlega e il valore dei diritti tv

Tebas torna anche con un rapido passaggio sulla Superlega:

Pensiamo alla Superlega, il senso di appartenenza è molto importante. Chelsea – Manchester United ha avuto audience televisiva come una partita di seconda divisione spagnola, questo è indicativo. In italia i diritti tv sono l’85% di introiti e sono tantissimi.

Tebas non critica apertamente l’accordo della Lega Serie A per cinque anni, ma fa capire come ci siano dei cambiamenti imminenti:

Noi abbiamo 207 milioni di follower mentre la Premier 205, ma se eliminiamo Barcellona e Real Madrid la differenza diventa molto più netta. Là premier ha degli introiti importanti perché si parla di più delle squadre sui social, c’è un maggiore interesse. Da noi l’interesse e per le due squadre principali. Il nostro obiettivo è migliorare i numeri nei prossimi cinque anni. I diritti televisivi aumenteranno i propri valori, sono certo che la media europea crescerà. Se abbiamo 200 milioni di follower la Serie A ne ha 30. Dobbiamo lavorare per far parlare di noi altrimenti nessuno ci guarda poi in tv.

L’esperimento fallito con Facebook in India è stato un campanello di allarme:

Con Facebook abbiamo lavorato in India per tre stagione apprendendo tantissime cose, ad esempio il Bangladesh e la zona dove la Liga è più seguita in India. Meta ha iniziato a trasmettere lo sport con noi, ma la situazione era molto più complessa. Noi pensavamo che avrebbero pagato qualsiasi cifra, poi hanno deciso di abbandonare e sono subentrati altri attori come Amazon presente anche in Italia con la Champions. Dobbiamo comprendere perché Facebook si sia ritirato, così capiremo il processo che seguirà.

Capitolo Fair Play Finanziario e regole da rispettare

Tebas si sofferma poi sull’importanza del Fair Play Finanziario per rendere equa la competizione:

Credo che il Fair Play Finanziario dovrebbe segnare un cambiamento tra prima e dopo. Ci sono due tre norme chiave affinché il calcio europeo possa essere sostenibile. Non possiamo avere sponsor fuori mercato, ora ne possiamo controllare il valore. Ora possiamo controllare anche le operazioni tra club perché ci sono stati casi di falsificazioni dell’economia di un club, pensiamo al caso di Verratti questa estate. Quest’operazione non era molto chiara e ha indizi necessari a controllare il Fair play. Ora c’è un regolamento europeo entrato in vigore il 12 luglio secondo cui gli aiuti di stato possono essere vigilati anche se arrivano da stati fuori dall’Ue.

Il valore della Serie A per Tebas può essere vicino a quello della Premier League:

Se ci sono delle gare in Europa che possono avvicinarsi alla Premier League sono le gare della Serie A italiana. C’è un consumo televisivo molto elevato, ma anche il pacchetto Amazon è molto interessante. Storicamente la serie a è sempre stato un brand, bisogna lavorare per consolidarlo. In italia ci sono dei vantaggi fiscali, non sono contro perché se il governo li togliesse ci sarebbe un problema per i club ma questo è un problema di Fair Play Finanziario interno. Ci sono proprietari di club che continuano a mettere soldi in un progetto a perdere. Non c’è un investimento finalizzato alla crescita, bisogna investire negli stadi.