Saonara è il paese dove nacque Monica Camerotto, madre di Giulia Cecchettin, la 22enne trovata morta il 18 novembre. La ragazza sarà sepolta nel cimitero comunale, proprio accanto alla mamma.

Saonara, dove si trova?

Saonara è un comune di 10 467 abitanti, situato nella provincia di Padova, in Veneto. Il nome del paese potrebbe derivare da una caratteristica geomorfologica del territorio, legata alla presenza di un tipo di suolo argilloso noto ai tempi dei Romani come “sapo”.

Storia di Saonara

L’origine di Saonara risale presumibilmente all’epoca romana, sebbene si abbia una chiara evidenza della presenza di comunità preistoriche, data la vicinanza con la città di Padova, abitata fin dai tempi più remoti. Il territorio di Saonara, fertile e ricco di risorse acquatiche, risultava ideale per l’agricoltura e l’allevamento. Con l’arrivo dei Romani, migliorarono notevolmente i collegamenti via terra grazie alla costruzione di una rete stradale che congiungeva le principali città dell’Impero, facilitando spostamenti, commercio e scambi.

La zona comunale faceva parte della colonia rurale di Piove di Sacco (o Saccisica), suddivisa in lotti assegnati ai veterani dell’esercito romano e attraversata dalla via Annia Altinate, che collegava Padova ad Altino. Risalgono all’era romana molti reperti rinvenuti in varie località, come sepolcreti, un cippo miliare e vario materiale archeologico come monete, frammenti di ceramica e anfore, documentati a partire dalla fine del Settecento.

Le invasioni barbariche, le devastazioni degli Unni e la conquista longobarda seguita al declino dell’Impero Romano furono periodi tragici anche per gli abitanti di Saonara. La diminuzione del potere di Padova fu sfruttata dai vicentini e dai trevigiani per espandere il loro territorio, e la Saccisica passò sotto il dominio di Treviso.

Nel IX secolo, la Saccisica fu inclusa nel nuovo governo carolingio di Carlo Magno, rimanendo sotto la contea carolingia fino all’ascesa al trono d’Italia di Berengario, duca del Friuli. Berengario, per ottenere il sostegno del vescovado di Padova, concesse terre e proprietà al Vescovo, incluso il controllo della Saccisica, che rimase sotto la sua giurisdizione. Il primo documento che menziona Saonara risale al 1080, confermando la proprietà della Saccisica a Olderico, vescovo di Padova. Nel XII secolo, esistevano già il monastero delle “muneghete” e le cappelle di Saonara e Villatora, collegate rispettivamente alle pievi di Sant’Angelo di Sacco e di Santa Maria di Sarmazza, evidenziando l’esistenza di villaggi nella zona.

La Contea di Sacco fu sottratta ai vescovi di Padova dall’imperatore Federico Barbarossa, ma successivamente restituita. Tuttavia, fu conquistata da Ezzelino, un vicario imperiale noto per la sua crudeltà, il quale divenne il dominatore di Padova e dei territori circostanti. La signoria di Ezzelino terminò dopo diciannove anni: Padova, recuperata, ritornò sotto un governo podestarile, inglobando anche Piove, la Saccisica e di conseguenza Saonara, che da allora seguì i destini della potente città, sia in tempi di guerra che di pace.

Dopo un iniziale periodo di governo repubblicano, Padova si trovò coinvolta in conflitti con i potenti vicini come i Della Scala e i Carraresi. Questa situazione di incertezza fu sfruttata dalla Repubblica di Venezia, che alla fine riuscì a soggiogare la città e i suoi dintorni.

I secoli di dominio della Serenissima furono generalmente positivi per la popolazione di Saonara, che godette di pace e stabilità, potendo lavorare e vivere senza la paura costante di invasioni o distruzioni. Tranne l’attraversamento delle truppe della Lega di Cambrai, le preoccupazioni principali degli abitanti furono legate alle frequenti catastrofi naturali e alle epidemie ricorrenti.

Gli investimenti nel territorio operati dai nobili veneziani non modificarono drasticamente lo stile di vita dei saonaresi, sebbene i nuovi proprietari terrieri supervisionassero personalmente le loro proprietà trascorrendo lunghi periodi nelle sontuose ville da loro costruite.

L’arrivo di Napoleone portò cambiamenti radicali, con il passaggio del territorio all’Austria e poi il ritorno dei Francesi, che introdussero nuove regolamentazioni, come la soppressione degli ordini religiosi, sebbene avessero un breve impatto. Con il ritorno degli austriaci, iniziarono importanti opere di bonifica necessarie in un territorio spesso colpito da alluvioni e inondazioni.

Con l’Unità d’Italia, il nuovo governo affrontò questioni cruciali, tra cui l’istruzione scolastica. Le due guerre mondiali, con il loro tragico bilancio di morte e distruzione, caratterizzarono il secolo per Saonara. Tra gli eventi drammatici, si ricorda l’eccidio di trentaquattro civili, incluso un bambino di quattro anni, perpetrato dai soldati tedeschi la sera del 28 aprile 1945.

Saonara ha sperimentato trasformazioni economiche nel secondo dopoguerra, passando da un’economia prevalentemente agricola a diventare una zona fortemente industrializzata, strettamente legata alla città di Padova.