I fatti di cronaca parlano chiaro: i numeri dei casi di femminicidio in Italia non si arrestano, il fenomeno della violenza contro le donne affligge la società e va contrastato con ogni mezzo: l’arte – in questo caso la musica può giocare un ruolo fondamentale. Ecco alcune famose canzoni italiane che raccontano storie di violenza di genere.

Da “Canzone di Marinella” di De André a “Donna” di Mia Martini, ecco i brani contro la violenza sulle donne

Molti protagonisti della musica italiana ne tempo hanno espresso il loro dissenso sulla violenza contro le donne nelle loro canzoni, rendendole uno strumento di denuncia sociale, di racconto, prendendo spunto – chi più chi meno – da casi di cronaca realmente accaduti o da vicende legate alla fantasia. Il messaggio resta sempre lo stesso a prescindere dal tempo che passa: la violenza di genere va fermata, anche attraverso l’aiuto della musica.

Partiamo dal 1962, con uno dei cantautori più celebri, Fabrizio De André che con la “Canzone di Marinella”, racconta la storia di un fatto di cronaca realmente accaduto. Si tratta di Maria Boccuzzi, il cui corpo trapassato da diversi colpi d’arma da fuoco, venne ritrovato sulle sponde del fiume Olona, vicino Milano. Il caso resta tuttora irrisolto e catturò l’attenzione di tutta la cronaca nera dei maggiori quotidiani italiani dell’epoca. Ecco un estratto del testo della canzone di De André:

Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra a una stella

Nel 1975 Lucio Dalla fa uscire “Carmen Colon” dall’album “Anidride Solforosa”: il celebre cantautore bolognese ha scelto di raccontare la storia di Carmen Colon attraverso il testo del poeta Roberto Roversi. Un fatto di cronaca realmente accaduto anche in questo caso: si parla di Carmen una bambina portoricana che all’età di 10 anni, è scomparsa una volta uscita da un negozio di Rochester a New York. La piccola Carmen venne rapita, violentata e uccisa dal suo rapitore.

Carmen Colon
Con i suoi dieci anni
Con i suoi piedi nudi
Sull’asfalto dell’autostrada […]

Carmen Colon
è la vittima ventesima
Fra i bidoni viola dell’agosto
Il suo corpo sotto un lenzuolo è nascosto

Carmen Colon
Nessuno per lei si è fermato
Né un aiuto o una mano le hanno dato
Filavano via verso il mare.

Sempre nel 1975 Sergio Endrigo pubblica “Via Broletto 34”, una canzone che racconta la storia di un uomo elegante, distinto, insospettabile, innamorato di una donna bellissima che non ricambia il suo sentimento. Alla fine per gelosia la uccide

Se passate da via Broletto
Al numero 34
Potete anche gridare, fare quello che vi pare
L’amore mio non si sveglierà
Ora dorme e sul suo bel viso
C’è l’ombra di un sorriso
Ma proprio sotto il cuore
C’è un forellino rosso
Rosso come un fiore

Sono stato io
Mi perdoni Iddio
Ma sono un gentiluomo
E a nessuno dirò il perché
A nessuno dirò il perché

Nel 1978 Mia Martini delizia il pubblico con la sua voce grazie a “Donna”, un brano diventato un inno alla lotta contro la violenza di genere. Una canzone con cui l’artista ha scelto di denunciare le ingiustizie e i maltrattamenti subiti dalle donne. Ecco alcune parole del testo:

Donne piccole come stelle
c’è qualcuno le vuole belle
donna solo per qualche giorno
poi ti trattano come un porno.


Donne piccole e violentate
molte quelle delle borgate
ma quegli uomini sono duri
quelli godono come muli.


Donna come l’acqua di mare
chi si bagna vuole anche il sole
chi la vuole per una notte
c’è chi invece la prende a botte.

Canzoni italiane contro la violenza sulle donne: i Gemelli DiVersi e Brunori sas

La denuncia della violenza contro le donne attraverso le canzoni continua negli anni Duemila: nel 2002 i Gemelli DiVersi rilasciano “Mary”, un brano che è riuscito a riscuotere un grande successo in Italia, restando per ben otto mesi nei primi posti delle classifiche.

“Mary” racconta la storia di fantasia di un padre che violenta e abusa di sua figlia, la quale si trova costretta a fuggire da casa per allontanarsi da una vita piena di dolore e sofferenza. Di seguito una parte della canzone:

Si sente sola, Mary, ora ha paura, Mary
L’ho vista piangere e poi chiedere una risposta al cielo, Mary
Ora il suo sguardo non mente
Ha gli occhi di chi nasconde alla gente

Gli abusi osceni del padre
Ma non vuol parlarne, Mary, e cela i suoi dolori
In ogni foglio del diario che ora ha tra le mani
Guardando vecchie foto chiede aiuto ad una preghiera
Sui polsi i segni di quegli anni chiusa in una galera

La madre che sa tutto e resta zitta
Ora il suo volto porta i segni di una nuova sconfitta e l’ho vista
Girar per la città senza una meta
Dentro lo zaino i ricordi che le han sporcato la vita, tradita
Da chi l’ha messa al mondo, in un secondo, sul suo corpo
I segni di un padre che per Mary adesso è morto

Nel 2017 Brunori Sas con “Colpo di pistola”, dall’album di successo “A casa tutto bene”, parla di un uomo che non si rassegna ad un amore a senso unico: la lei oggetto dei suoi desideri non lo ricambia e lui decide di ucciderla. Nella canzone Brunori descrive l’amore come un “colpo di pistola”, usando immagini forti, violente per parlare delle emozioni legate al sentimento.

E poi perché è fuggita chi lo sa
Forse perché cercava un po’ di liberta
Ma io non la tenevo prigioniera
La incatenavo solo verso sera
Per stare un po’ con lei
Per stare stretto a lei

Perché l’amore, l’amore è un colpo di pistola
L’amore, l’amore è un pugno sulla schiena
È uno schiaffo per cena
Lai, la-la-la-la-lai, l’amore ti tocca appena[…]

E poi perché l’ho fatto non lo so
Forse per non sentire ancora un altro no
Uscire dalla sua bocca dorata
Prima l’ho uccisa e dopo l’ho baciata

Ecco due articoli di approfondimento sulla violenza di genere: i libri consigliati sul tema e la poesia che negli ultimi giorni, dopo la morte di Giulia Cecchettin, ha fatto il giro dei social.