Saadi Allazeez, CEO della Saudi Pro League, era uno degli ospiti più attesi al Social Football Summit allo Stadio Olimpico di Roma, in cui ha raccontato il progetto calcio dell’Arabia Saudita che sta vivendo una nuova fase che lo porterà ad accogliere i Mondiali del 2034. Una lega dove stanno andando i più grandi campioni a fine carriera come Cristiano Ronaldo e Karim Benzema, ma anche giovanissimi talenti come Gabri Veiga.

Saudi Pro League e la sfida all’Europa

Il CEO sottolinea come l’intenzione della Saudi Pro League sia prendere il meglio dalle leghe europee (come la Serie A):

Non vogliamo essere in competizione con nessuno, guardiamo l’Europa per prendere il meglio della loro esperienza impiantandola nel nostro calcio. Dobbiamo porci degli obiettivi e magari un giorno saremo fra le prime leghe.

Un lavoro che va di pari passo tra la lega dei club e la Federazione Araba, rispetto a quanto si vede in diversi paesi europei:

Noi lavoriamo a stretto contatto con la federazione calcistica, non sempre in Europa accade. Noi supportiamo le strategie di quella Saudita, c’è una sorta di sovrapposizione tra quello che possiamo fare e quello che cerchiamo di fare.

La fase 1 del progetto e i prossimi obiettivi

Il massimo dirigente arabo sottolinea come si sia chiusa una prima fase del progetto:

Durante la fase 1 del progetto abbiamo ottenuto buoni risultati acquisendo 89 giocatori in 69 giorni. Un giocatore e mezzo al giorno. La nostra Lega, dalla prima alla nona settimana, ha avuto un aumento del 28% degli spettatori, Cristiano Ronaldo ha portato un altro salto con un aumento del 16% allo stadio e 180 paesi al mondo dove vengono trasmesse le partite. Abbiamo aumentato di tre volte il valore delle sponsorizzazioni da giugno a fine ottobre. Il nostro miglioramento è visibile, ma siamo solo all’inizio del processo. Continueremo a migliorarci.

Un campionato che sta diventando attrattivo in tutto il mondo anche per i tifosi, come dimostra un aneddoto:

Ieri qui a Roma sono arrivato in hotel alle 3 e ho chiesto di andare a visitare il centro. Un tassista mi ha chiesto da dove venissi e conosceva tutte le squadre del campionato saudita che aveva visto su La7. Non me l’aspettavo. Continueremo a migliorare i nostri metodi e strategie per raggiungere il massimo.

La smentita di una squadra araba in Champions League

Il CEO della Saudi Pro League sottolinea come siano fake news le voci secondo cui ci sia in corso una trattativa per portare una o più squadre arabe in Champions League:

Lavoriamo a stretto contatto con tutte le leghe europee, l’ultima volta al World League Forum. Continueremo a collaborare, le nostre porte sono sempre aperte e vorremmo vedere lo stesso atteggiamento dagli altri. Come lega non abbiamo alcuna interazione con federazioni come la UEFA. Non sono a conoscenza di alcuna discussione per l’ingresso di nostre squadre nella Champions League.

Gli investimenti per l’acquisto dei calciatori rappresentano anche una boccata d’ossigeno per i club europei:

Ci sono due facce della stessa medaglia, la maggior parte dei nostri investimenti è andata verso le prime cinque leghe europee. Tutti hanno tratto benefici da questo, ma penso che sia positivo per tutti. Non so se abbiamo speso troppi soldi, ma abbiamo cercato di entrare in un nuovo mercato investendo anche un extra. Ad un certo punto arriveremo al livello degli altri e saremo maggiormente attrattivi.

Un livello costantemente in crescita come dimostrano le ultime convocazioni in nazionale:

Abbiamo tantissimi giocatori non solo nella nostra lega principale, dobbiamo aumentare il bacino dei nostri talenti. Non sapremo se questi investimenti andranno bene, ma continueremo a lavorare. Facciamo tutto ciò che possiamo per far migliorare la lega tramite chi arriva da fuori. Ci sono dei giocatori chiamati dalla nazionale dopo essere venuti da noi, direi che la nostra lega sia libera, aperta e competitiva. Il nostro livello di gioco non è al massimo, ma stiamo crescendo.

Una crescita anche del calcio femminile in un Paese sempre sotto i riflettori per i diritti delle donne:

Qualche anno fa non avevamo una Lega femminile, ora abbiamo 400 calciatrici e la Fifa è attenta al fenomeno. Stiamo aprendo stadi per loro, stiamo insegnando loro a diventare amministratrici nel calcio. Abbiamo aumentato la loro partecipazione dell’80%, c’è una trasformazione integrale. Ci stiamo occupando di questo, stiamo aumentando le persone che lavorano all’interno della nostra Lega. Le cose stanno cambiando e sono visibili.

L’arrivo di Mancini e il grande investimento per i mondiali di calcio:

Penso che l’Arabia Saudita nonostante sia l’unica offerente per i Mondiali abbia già dimostrato la capacità di ospitare eventi. Il nostro obiettivo è essere conosciuti a livello internazionale come organizzatori di eventi. Ospiteremo per la prima volta i Mondiali. Ci sono diversi tornei sportivi che stiamo organizzando, questo ci da una spinta incredibile. Vorremmo creare una app per raccogliere questi eventi. Oggi giochiamo con la Giordania, abbiamo battuto il Pakistan. Il nostro Paese ha un passato nel calcio e ha partecipato sei volte alla Coppa del Mondo. Avere un allenatore come Mancini aiuterà a sviluppare la nazionale e il nostro calcio. Abbiamo assunto anche collaboratori molto validi e possiamo soltanto sperare che faremo sempre meglio sul piano internazionale.

La smentita di grandi colpi in vista del mercato di gennaio:

Non pensiamo che sarà un inverno pieno per noi, ci aspettiamo che qualche squadra chieda giocatori. In estate vedremo.