189 sì e 126 no: così la Camera dei Deputati ha approvato la risoluzione di maggioranza sul protocollo Italia-Albania sui migranti.

La mozione presentata dalla maggioranza impegna il governo “ad adottare ogni iniziativa necessaria, anche tramite un disegno di legge di ratifica, per un’efficace e urgente attuazione” dell’accordo sui migranti siglato da Roma e Tirana.

Il patto, messo nero su bianco a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni e dal premier albanese Edi Rama ad inizio novembre, prevede la realizzazione di due strutture per la gestione dei migranti nel territorio del Paese balcanico.

Migranti, Camera approva risoluzione di maggioranza sul protocollo con l’Albania. Tajani: “Primo, significativo passo”

Il verdetto dell’Aula di Montecitorio arriva dopo le comunicazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani sull’accordo. Nel suo intervento, il vicepremier aveva sottolineato come l’esecutivo intenda “sottoporre in tempi rapidi alle Camere un disegno di legge di ratifica che contenga anche norme necessarie all’attuazione del protocollo”.

Il dibattito odierno, ha ribadito il titolare della Farnesina, non è altro che una dimostrazione che il governo “non si è mai sottratto al vaglio del Parlamento“.

Consideriamo il voto delle risoluzioni di oggi solo un primo, significativo passo.

A commentare l’intenzione di Tajani di convertire l’accordo in un ddl la segretaria dem Elly Schlein, che dimostra di accogliere positivamente “l’inversione a U” da parte della maggioranza.

Hanno sbattuto il muso sulla Costituzione.

L’opposizione invita il governo “a presentare la proposta alle Camere”

In una risoluzione, Pd, Azione, Iv, Avs e +Europa hanno invitato il governo “a presentare alle Camere, ai sensi dell’articolo 80 della Costituzione, la proposta di legge di autorizzazione alla ratifica del protocollo tra il governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei Ministri della Repubblica di Albania”.

E ancora ad accertare “la nullità di tutti i provvedimenti del governo e dei singoli Ministeri, i quali siano connessi, conseguenti e attuativi del medesimo protocollo, prima della data di entrata in vigore della legge di ratifica”.

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