Oggi è la giornata nazionale degli alberi 2023. La festività dedicata agli alberi ha lo scopo di valorizzare il verde boschivo e forestale e di sensibilizzare la popolazione sui cambiamenti del nostro ecosistema.
La Giornata nazionale degli alberi infatti è una ricorrenza che tende anche al futuro e all’innovazione.
Molte le iniziative che cercheranno di proporre nuove soluzioni per la salvaguardia dell’ambiente e per creare nuovi spazi verdi nelle città.
Le esigenze quotidiane delle metropoli devono infatti guardare sempre più ad una perfetta simbiosi con l’ambiente al fine di non compromettere definitivamente le risorse naturali.
Giornata nazionale degli alberi 2023: da quando si celebra
L’istituzione della Giornata nazionale degli alberi risale al 2013 quando su proposta del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare venne ufficializzata dall’articolo 1 della Legge n. 10 del 14 Gennaio 2013.
Lo Stato italiano ha però riconosciuto sempre enorme importanza alle piante sul nostro territorio. Infatti le foreste e i boschi nazionali sono ritenuti un patrimonio naturale con interesse pubblico.
Su questi principi dunque la Giornata nazionale degli alberi tende a valorizzare e tutelare questa enorme ricchezza al fine di preservarla per le future generazioni.
Prima del 2013 in Italia esisteva una festività con finalità molto affini. Dal 1898, per volontà di Guido Baccelli, allora Ministro della Pubblica Istruzione, venne infatti organizzata una celebrazione annuale per gli alberi. Fu nel 1923 che la giornata però divenne una ricorrenza ufficiale e regolamentata dal Regio Decreto n. 3267.
Nel 1951 si decise che la Giornata degli alberi fosse festeggiata ogni anno il 21 Novembre.
La legge del 2013 quindi si limita ad aggiornare quanto previsto nei precedenti documenti e unisce la festività alle buone pratiche di salvaguardia dell’ambiente.
Oggi infatti la giornata non si limita a celebrare l’importanza degli alberi ma pone particolare attenzione alle conseguenze che l’inquinamento produce sul nostro ecosistema.
Le iniziative a sostegno della giornata
Generalmente le celebrazioni seguono poi un tema diverso anno per anno. Nel 2015 si è posta l’attenzione sull’alimentazione sostenibile, mentre l’anno successivo ci si è concentrati sul coinvolgere la popolazione su problemi di erosione del suolo.
Ogni anno sono pertanto numerose le iniziative a sostegno della sensibilizzazione dei cittadini come ad esempio la festa dell’albero promossa da Legambiente. Questo progetto è partito nel 2020 e persegue l’obiettivo di piantare complessivamente 500 milioni di alberi entro il 2025.
Su proposta di attivisti del Movimento 5 Stelle di Reggio Emilia e Milano dal 2015 ha luogo ogni anno l’iniziativa “Alberi per il Futuro”. Si tratta di una collaborazione tra comuni, senza finalità politiche, che prevede la messa a dimora di alberi. Le singole città si impegnano poi a controllare e sostenere il ripopolamento delle fasce boschive o dei parchi già esistenti. L’attività è rivolta direttamente anche ai cittadini con il divieto di ostentare un proprio simbolo politico proprio perché l’ambiente e gli alberi sono un bene comune di tutta la popolazione.
Dal 2015 ad oggi sono stati piantati 40.000 alberi e arbusti autoctoni in oltre 200 città italiane.
L’importanza degli alberi
Per capire l’importanza del ripopolamento delle aree boschive e forestali occorre sottolineare che, nell’ultimo ventennio, in Italia sono stati più di 2000 gli ettari di verde distrutti per far posto ad edifici. Il dato di per sé enorme assume ancora più importanza se si evidenzia come ogni ettaro contenga l’equivalente di mille tonnellate di CO2 sottratte dall’atmosfera.
Non bisogna poi relegare l’importanza degli alberi alle sole zone forestali. Le stime indicano che entro il 2050 l’80% della popolazione europea vivrà all’interno di aree urbane.
In questo contesto gli alberi sono essenziali per ridurre il particolato atmosferico prodotto dalle attività umane, assorbono anidride carbonica e producono ossigeno.
Riducono gli agenti inquinanti dell’acqua grazie alla loro capacità di filtraggio e riescono anche ad agire come barriera fonoassorbente con le loro chiome.
Il disboscamento di aree soggette ad alluvioni determina poi un maggior rischio idrogeologico.