Secondo quanto riferisce Patrick Vallance, principale consigliere scientifico del governo di Boris Johnson nel periodo più critico della pandemia da Covid 19, l’attuale premier britannico Rishi Sunak, ai tempi ministro delle Finanze, suggerì di “lasciar morire le persone” piuttosto che imporre un secondo lockdown in tutto il Regno Unito. È quanto emerge dall’inchiesta aperta ieri, 20 novembre, sulla gestione della crisi pandemica in Gran Bretagna.

Inchiesta sulla gestione Covid in Gran Bretagna: “Sunak voleva lasciar morire le persone in periodo Covid”

Sul proprio diario, Vallance annotò che le parole di Sunak (del quale abbiamo parlato di recente per la manifestazione pro-Palestina a Londra) arrivarono in una riunione tenuta il 25 ottobre 2020. Non fu lui ad ascoltarle, anzi gli vennero riferite da Dominic Cummings, il consigliere più anziano dell’allora primo ministro.

Rishi – gli disse Cummings, così come riporta l’agenzia Reuter – pensa semplicemente di lasciare che le persone muoiano e via. Tutto questo denota una completa mancanza di leadership.

Attraverso un portavoce, Sunak ha già fatto sapere che replicherà a questa e ad altre osservazioni quando sarà il suo turno di intervenire nell’inchiesta che si preannuncia lunga e complessa.

Al premier britannico viene contestato soprattutto il piano “Eat Out to Help Out”

In Gran Bretagna, le vittime del coronavirus sono state più di 220.000, con contraccolpi significativi sull’economia, già chiamata agli straordinari dalla Brexit. Alti funzionari del governo Johnson (già nei guai per il caso Partygate) hanno già parlato di presunta impreparazione da parte dell’esecutivo nell’affrontare l’emergenza, accusando lo stesso governo di aver ostentato un atteggiamento inutilmente macho.

All’attuale premier viene contestato soprattutto il programma “Eat Out to Help Out“, consistente nel sovvenzionare pub e ristoranti di cibo e bevande analcoliche per consentire ai locali di assumere personale.