Il Ministro dell’Interno Matteo Paintedosi ha visitato oggi a sorpresa la scuola ebraica di Roma, incontrando anche il presidente della comunità ebraica capitolina Victor Fadlun. Il ministro non ha rilasciato dichiarazioni, ma ha voluto segnalare la vicinanza della politica ad una comunità che denuncia un aumento di atti di odio e di antisemitismo contro i propri appartenenti.

Fadlun ha poi aggiunto che Piantedosi ha promesso che la scuola ebraica di Roma verrà aggiunta al progetto “Scuole sicure”, con un aumento delle misure di sicurezza verso gli alunni e l’istituto. Il presidente della comunità ebraica però denuncia: “Troppo antisemitismo nelle scuole italiane“.

La visita del Ministro degli Interni Piantedosi alla scuola ebraica e al presidente della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun

La guerra fra Israele ed Hamas ha riacceso le mai sopite preoccupazioni che la comunità ebraica, in Italia come in altri paesi d’Europa, si trova ad affrontare e a denunciare. In Francia, ad esempio, diverse case abitate da persone ebree sono state vandalizzate con stelle di Davide disegnate con lo spray e in Austria il cimitero ebraico è stato vandalizzato da ignoti.

Quest’ondata di antisemitismo ha avuto i suoi episodi anche in Italia. Ad ottobre vi fu un allarme bomba alla scuola ebraica di Roma, con i genitori preoccupati per la salute e l’incolumità dei propri figli. Proprio qui è arrivato, nella mattina di oggi 21 novembre, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha incontrato alla scuola ebraica anche il presidente della comunità ebraica capitolina Victor Fadlun.

Piantedosi non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti lì presenti, entrando ed uscendo dalla scuola da due ingressi diversi.

Victor Fadlun: “L’antisemitismo è la spazzatura della storia, non deve tornare nelle scuole italiane”

Il motivo della visita lo ha però spiegato Victor Fadlun. Incontrando i giornalisti fuori la scuola italiana, il presidente della comunità ebraica ha apprezzato la vicinanza del governo e ha annunciato che il progetto “Scuole sicure” coinvolgerà anche la scuola ebraica di Roma.

La principale preoccupazione riguarda innanzitutto l’antisemitismo, i cui segnali sono aumentati di molto negli ultimi tempi. La scuola, il cui compito principale dovrebbe essere educare al rispetto e all’apprezzamento delle altre culture, sta diventando per Fadlun un luogo di odio e di attacchi alle persone ebree:

Non ci sentiamo tranquilli rispetto alle espressioni dure sentite nelle università e nelle scuole. È una corrente carsica di antisemitismo che credevamo fosse un ricordo del passato. Invece è spazzatura che fuoriesce in luoghi nevralgici dell’istruzione e della cultura. Siamo convinti però che il nostro Stato, l’Italia, abbia gli anticorpi per combattere questa malattia che se prendesse il sopravvento produrrebbe esiti molto pesanti. Su questo il ministro ci ha rassicurato, è vicino e sensibile come tutte le nostre istituzioni a queste tematiche.

Fadlun ha ringraziato il ministro per aver coinvolto l’istituto ebraico nei programmi di sensibilizzazione verso problematiche che i giovani sentono molto vicine, come il cyberbullismo:

Proprio oggi ci hanno comunicato che la nostra scuola verrà inserita nel circuito ‘Scuole sicure’ curato dalla questura di Roma. Avremo interventi sul cyberbullismo e su tutte le principali problematiche che riguardano i giovani. I ragazzi sono stati felici di incontrare il ministro. E quando ha chiesto agli studenti chi volesse fare da grande il poliziotto c’è stata un’ovazione. Bene così, abbiamo un buon vivaio.