La liquidazione provvisoria delle pensioni di invalidità è un processo adottato dall’Inps per accelerare il pagamento delle prestazioni a beneficiari in condizioni particolari. Questa procedura, pur essendo provvisoria, ha lo scopo di fornire un sostegno tempestivo ai titolari.
Liquidazione provvisoria della pensione di invalidità: motivi
Nel sistema previdenziale italiano gestito dall’Inps, le pensioni di invalidità vengono spesso liquidate in via provvisoria. Questa decisione è dettata dalla necessità di fornire un supporto immediato a persone con gravi condizioni fisiche, ma può comportare errori nei calcoli degli importi dovuti.
Quindi, l’Inps, per garantire un’assistenza rapida a persone con disabilità, spesso decide di liquidare le pensioni di invalidità in maniera provvisoria. Il principale motivo di questa scelta è la necessità di accertare alcuni contributi, senza ritardare l’erogazione delle prestazioni.
Quando un titolare riceve un prospetto di liquidazione provvisoria, è importante che comprenda che si tratta di un pagamento iniziale. Questo implica che, una volta verificati tutti i dati necessari, la pensione verrà ricalcolata definitivamente. In caso di differenze, si procederà al conguaglio, sia in termini di arretrati dovuti al beneficiario sia per eventuali somme versate in eccesso.
I beneficiari devono dunque essere consapevoli che la pensione ricevuta inizialmente potrebbe non essere l’ammontare finale. È importante pianificare le finanze personali tenendo conto di questa eventualità.
Revisione e rinnovo della pensione di invalidità
Le pensioni di invalidità sono soggette a revisione triennale per verificare la persistenza delle condizioni di disabilità. I titolari devono presentare richiesta di rinnovo prima della scadenza del triennio per garantire la continuità dell’assegno.
Alcune pensioni di invalidità richiedono una revisione dopo 12 mesi dalla loro concessione. Questo tipo di controllo è particolarmente importante per situazioni che potrebbero evolvere rapidamente, sia positivamente che negativamente.
I titolari di pensioni di invalidità devono essere preparati per le procedure di rinnovo e per le possibili variazioni nella quantità della prestazione, a seconda dell’esito della verifica dei contributi e della valutazione delle condizioni di disabilità.
Cosa fare in caso di liquidazione provvisoria della pensione di invalidità
I beneficiari di una pensione di invalidità in via provvisoria devono:
- Monitorare la situazione e tenersi aggiornati sulle eventuali comunicazioni dell’Inps.
- Prepararsi per possibili aggiustamenti nel pagamento, sia in termini di ricezione di arretrati sia per la restituzione di somme in eccesso.
È fondamentale mantenere una comunicazione costante con l’Inps per aggiornamenti sullo stato della pensione e per fornire tempestivamente eventuali documentazioni richieste.
Verso la liquidazione definitiva della pensione
Dopo la liquidazione iniziale, l’Inps si impegna a raccogliere tutti i dati necessari per calcolare con precisione l’importo definitivo della pensione. Una volta completata questa fase, l’istituto procede alla corresponsione delle somme residue o al recupero di eventuali eccessi.
Pensione provvisoria e definitiva e doppio calcolo
La pensione definitiva in Italia viene calcolata e liquidata dall’Inps solo dopo aver considerato tutti i contributi versati, inclusi quelli derivanti da ricongiunzioni, totalizzazioni, cumuli e ricostruzioni. Spesso, inizialmente, viene liquidata una pensione provvisoria, che generalmente corrisponde al 90% dell’importo della pensione definitiva.
L’importo definitivo della pensione può variare, soprattutto se necessita del doppio calcolo, una procedura richiesta per coloro che hanno accumulato almeno 18 anni di contributi prima del 1996. In questi casi, si applica un sistema misto per il calcolo, con il sistema retributivo fino al 2011 e quello contributivo per gli anni successivi. La legge 190 del 2014 stabilisce che l’importo calcolato con il sistema misto non deve superare quello del sistema retributivo puro.
Pertanto, viene effettuato un doppio calcolo: uno puramente retributivo e uno misto, scegliendo il minore tra i due come importo della pensione. La pensione diventa definitiva solo dopo questo calcolo, processo che può richiedere dai 6 mesi all’anno, periodo dopo il quale si riceve l’importo definitivo e gli eventuali arretrati.
Per i dipendenti pubblici (ex cpdel..) il ricalcolo è automatico da parte dell’INPS o deve esserci un input da parte dell’ex datore di lavoro? Grazie