Le novità sul bonus barriere architettoniche non finiscono: l’incentivo è stato prorogato fino al 2025 e, nel testo, andremo a spiegare come funziona.
Si tratta di una misura destinata ai lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che garantisce una detrazione fino al 75% sulle spese sostenute per la costruzione di ascensori o montacarichi o per la costruzione di impianti di automazione.
Spieghiamo subito come funziona la misura, a chi spetta e perché conviene approfittarne.
Come funziona il Bonus barriere architettoniche
Chi usufruisce del Bonus barriere architettoniche beneficia di una detrazione che può arrivare fino al 75%, calcolata su un importo complessivo che non deve essere superiore a:
- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (da due a otto unità);
- 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (più di otto unità).
Ricordiamo che l’agevolazione può arrivare al 75% solo quando il titolo edilizio sia stato presentato entro il 16 febbraio del 2023. La detrazione Irpef si riparte in cinque quote annuali di pari importo. In alternativa alla fruizione della detrazione nella dichiarazione dei redditi, si può optare per lo sconto in fattura oppure per la cessione del credito.
Come funziona il bonus nei condomini? Nel caso di delibere condominiali, per l’approvazione di questi lavori è necessario si raggiunga la maggioranza dei partecipanti all’assemblea, rappresentante almeno 1/3 del valore millesimale dell’edificio.
La detrazione del 75%, naturalmente, non spetta sempre. È il caso di fare chiarezza sulle detrazioni e gli importi. Per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione edilizia la detrazione è pari al 50%, da calcolare sull’importo massimo di 96.000 euro. Questo caso si applica se la spesa è stata sostenuta tra il 26 giugno 2012 e la il 31 dicembre 2024. La detrazione diventa pari al 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025.
Quali interventi rientrano nella misura
Sono diversi gli interventi che rientrano nel bonus barriere architettoniche. Possono usufruirne tutti gli aventi diritto che eseguono:
- Lavori edilizi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche;
- Interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, funzionali ad abbattimento delle barriere architettoniche;
- Smaltimento e bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Tra le diverse spese ammesse, figurano le rampe inclinate, gli ascensori, le piattaforme elevatrici, l’adeguamento dei servizi igienici, sistemazione degli impianti elettrici e citofoni, che deve essere alla giusta altezza e tutti quegli interventi che consentono agli impianti di diventare pienamente accessibili.
La detrazione prevista dal Bonus barriere architettoniche non si applica per il solo acquisto degli strumenti o dei beni, anche se direttamente funzionali a favorire la mobilità delle persone con disabilità.
Chi può usufruire del Bonus barriere architettoniche? Il Bonus barriere architettoniche è indirizzato ai contribuenti che effettuano lavori o interventi per eliminare le barriere architettoniche presenti negli edifici e nei condomini, siti sul territorio nazionale.
Bonus barriere architettoniche prorogato fino al 2025
Il Bonus barriere architettoniche è una misura messa in atto dal Governo per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per favorire la mobilità delle persone con disabilità. Molto utilizzato e apprezzato, il Governo a guida Meloni ha riconfermato la misura fino al 2025. I beneficiari sono rimasti gli stessi, ovvero le persone fisiche, i condomini e le imprese.
Con la proroga, l’agevolazione vale esclusivamente per le spese documentate sostenute dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre del 2025. Ricordiamo che la proroga è stata inserita nella Legge di Bilancio del 2023.
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