E’ stata chiusa la pagina Facebook intitolata “Filippo Turetta ragazzo modello”, aperta nella giornata di ieri 20 novembre 2023. Il drammatico caso legato all’omicidio di Giulia Cecchettin è al centro dell’attenzione mediatica, e come spesso accade, emergono individui che approfittano della situazione.

Filippo Turetta ragazzo modello, la pagina Facebook

La pagina Facebook nata a sostegno di Filippo Turetta, il giovane accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata, si descriveva come un tentativo di confutare le ipotesi negative sul suo conto e contesta l’affrettato giudizio mediatico nei suoi confronti, evidenziando episodi del passato, accennando anche al caso Tortora.

La pagina presentava la foto del 22enne veneto come immagine principale. Attraverso i post, si prendevano di mira articoli giornalistici, dichiarazioni e persino la sorella della vittima di femminicidio, Elena Cecchettin. Tuttavia, dietro questa pagina si nascondeva chi scriveva provocatoriamente riguardo alla sorella della vittima e arrivava persino a insinuare scenari politici riguardo alle elezioni europee.

Inoltre, la pagina associava Turetta alla canzone “Biko” di Peter Gabriel, dedicata a Steve Biko, un attivista sudafricano anti-apartheid deceduto a seguito delle torture subite in carcere nel settembre 1977. Venivano citati altri casi giudiziari in cui l’esito del processo è stato modificato durante il procedimento, come nel caso Tortora o nell’omicidio di Meredith Kercher. Inoltre, si criticavano le azioni dell’avvocato difensore di Turetta, giudicato troppo indulgente e convinto della colpevolezza del suo assistito.

Chi ha aperto la pagina?

Nonostante la pagina avesse un numero limitato di “followers”, c’erano molti più commenti degli utenti che attaccavano sia il ragazzo sia l’ideatore della pagina stessa. Molte persone sospettano che dietro all’iniziativa ci fosse un “troll” che ha cercato di sfruttare in modo indegno questa tragica vicenda di cronaca nera.

Non è noto se la pagina sia stata cancellata dall’autore o se invece sia intervenuta Meta dopo le tante segnalazioni degli utenti.