Il caso di Giulia Cecchettin scuote le coscienze e fa venire tanta rabbia per quello che si poteva fare e non si è fatto per cercare di prevenire, anche e soprattutto con l’educazione.
E’ rimasto sconvolto per l’ennesimo femminicidio anche il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi che se dicesse veramente quello che pensa, rischierebbe di andare in galera.
Caso Giulia Cecchettin, Bandecchi: “Nemmeno quando c’era il delitto d’onore c’erano così tanti femminicidi. E’ allucinante”
E’ scosso come uomo e come padre, il Sindaco di Terni e non riesce a farsene una ragione, anche perché non riesce nemmeno a capire il fatto che ci siano anche polemiche dal punto di vista politico, argomento che tocca appena, dicendo a Tag 24, solo che “non si possono fare delle leggi sull’emotività“, anche perché è un tema delicato e va affrontato con intelligenza e saggezza, ma anche in modo diretto e senza avere timore di quello che è davanti agli occhi di tutti.
Stefano Bandecchi fa parte di una generazione per cui le “donne sono sacre, vanno rispettate, protette, servite in un certo senso, e tutelate”. Ed, essendo stato figlio e ora genitore, si accalora sull’argomento e va diretto: “Mi dispiace, ma è un problema che riguarda anche le mamme che dovrebbero cominciare a educare i propri figli in maniera diversa e vecchio stampo. Purtroppo abbiamo uomini che non sono in grado gestire la loro emotività anzi per me sono meno uomini e più esseri ai miei occhi incomprensibili, anche perché c’è qualcosa che manca. Un uomo adesso ritiene forse di avere proprietà assoluta sulle donne e non è accettabile. E, mi duole dirlo, ma alle mamme va chiesto cosa hanno fatto, la mia di mamma mi ha educato in un certo modo, mi faceva fare tutto dal pulire i piatti, per terra, a cucinare, insomma, ogni genere di cosa”.
“Non esci di casa con la premeditazione di fare del male o di uccidere una donna perché non mi vuole – ha aggiunto Bandecchi -, io sono stato educato che le donne dicono no, sono stato educato che le donne vanno rispettate nel loro no, sono stato anche educato sul fatto che le donne devono essere libere di dire si e no, e un uomo deve essere attento a comprendere il si e il no di una donna. Le donne vanno protette e questa cosa me l’ha insegnata mia mamma. E questo mi fa capire che le donne devono cambiare il sistema su come educano i loro figli“.
Bandecchi: “Il tempo dell’amicizia tra babbo, mamma e figlio è finito, quel sistema è fallito. Ci vuole rigidità”
Il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare è un fiume in piena. Quanto è accaduto alla povera Giulia Cecchettin non riesce proprio ad accettarlo, come uomo che fa parte della società moderna, quindi anche politico, ma soprattutto come genitore, tanto che mette insieme anche altri sistemi educativi, come la scuola.
“Le mamme hanno responsabilità in parte sull’educazione dei loro figli. Poi c’è anche la scuola che, duole dirlo ma è quello che penso, non ha più la forza che aveva prima, quando ti bacchettavano le mani. Una grande colpa anche dei Tar che promuovono ragazzi bocciati, reinseriscono ragazzi sospesi, anche qui bisogna fare pace col cervello: o si educano le persone con una certa linea oppure niente. Non dico che ci debbano essere campi di concentramento scolastici, ma nemmeno campi di divertimento, tipo Disneyland, a scuola si deve andare per apprendere, per imparare ma soprattutto per imparare e prendere anche l’educazione. C’è un insieme di cose che non vanno“.
“Ma io dico e penso una cosa – sottolinea Stefano Bandecchi -, si vada a vedere se nel 1960 c’erano tutti questi delitti di povere donne come adesso, che siamo arrivati a quasi 150 donne ammazzate all’anno, ma si rende conto? Nemmeno quando c’era il delitto d’onore, altra schifezza, c’erano tutti questi omicidi, e non è che all’epoca le donne dicevano sempre sì, ma c’era un’educazione diversa che arrivava e veniva trasmessa proprio dalle donne. A me mai è venuto in mente nella mia vita di alzare le mani contro una donna, mi farei schifo al solo pensiero. Quelli nati dagli anni ’70 in giù mi dispiace ma non hanno questa grande educazione e rispetto verso le donne, con il massimo peggioramento di quelli degli anni ’80, la maggior parte di quelli che fanno queste porcate hanno 40-45 anni. Per questo le mamme devono guardare. Poi si arriva al plus ultra, ossia quelli che sono bravi ragazzi, che è la cosa che più abbaglia gli occhi, bravi ragazzi ma assassini e non c’erano prima prima eh, anche perché il mondo era diviso in criminali e bravi ragazzi. I bravi ragazzi non ammazzavano le donne con questa facilità“.
E poi l’affondo, quello che sente tanto e che non riesce a comprendere, visto quello che sta accadendo e parla da padre, riferendosi anche al rapporto che ha con i suoi figli, questo per quanto sta sentendo molto tutto quello che è successo: “Le mamme devono imparare a educare i propri figli, e li devono educare nel rispetto delle donne e non servire i loro figli. E’ finito il tempo dell’amicizia tra babbo, mamma e figlio, l’educazione vuole rigidità non amicizia, sono falliti tutti i sistemi educativi dell’amicizia. Io con i miei figli non sono mai stato amico quando parlo devono capire, pensi che con mio figlio non ho parlato per cinque mesi. Alla ragazza del mio figlio più giovane gli ho detto, quando e se un giorno capiterà qualcosa, dagli un colpo di telefono prima, non ti fidare che mio figlio è un bravo ragazzo e se ti dice che ti vuole parlare, non ci uscire sennò ci voglio essere anche io perché non so cosa può passare per la testa di questi dementi, e sto parlando di mio figlio. Mi sono confrontato con mia moglie ci siamo parlati: ma abbiamo educato bene i nostri figli o no? Queste cose ti fanno pensare e riflettere“