Inutile sottolineare ancora che la Sicilia è una terra dolce, solare, sorridente, aperta. Ma, soprattutto, è una terra di dolci. Cassate, cannoli, brioche e granite. Ma come dimenticare il biancomangiare, il pan d’arancio e gli sfinci di San Giuseppe? La Sicilia però è anche terra di raffinati e gustosi biscotti, preparati con forme le più disparate. Fra questi, storici, i biscotti ricci. La ricetta originale arriva direttamente dai ricettari delle monache di clausura dell’isola. 

Una ricetta tradizionale

In particolare sono le monache di clausura del monastero di Palma di Montechiaro a detenere il segreto della ricetta dei biscotti ricci. Noi ci limitiamo a condividere quella che, ormai, è diventata di patrimonio comune e che da Agrigento ad Aosta ci permetterà di realizzare dei biscotti deliziosi. Di questa ricetta sembra che la cosa più difficile sia dare la tradizionale forma di “S” ai biscotti. Ma non facciamoci intimorire da questo: si può ovviare con una sac-a-poche e un po’ di manualità oppure direttamente creando dei piccoli tronchetti da modificare poi con le mani. 

Dal punto di vista del sapore, questi biscotti alle mandorle sono perfetti per dei momenti pomeridiani di conservazione: degustarli assaporando un ottimo the verde alle cinque del pomeriggio è la scelta migliore. Ma non sfigureranno neppure assieme ad un sempre inestimabile Marsala. 

La ricetta dei biscotti ricci

Dal punto di vista degli ingredienti, la ricetta dei biscotti ricci ricorda quella della pasta di mandorle pugliese. Cambiano i vari passaggi e i tempi di cottura. E, se facciamo attenzione, anche la quantità di uova. Infatti molto dipende da come si comporta la farina, ovvero da quanto assorbe. Per capirlo meglio aggiungere un uovo alla volta. Ma non sveliamo tutto e cominciamo dagli ingredienti:

  • 240 g di farina di mandorle
  • 200 g di zucchero
  • 2 uova fresche
  • Buccia di 1 limone grattugiata
  • zucchero a velo

Partiamo proprio dalle uova: in una ciotola rompiamo la prima e aggiungiamo farina di mandorle, zucchero, e buccia grattugiata di limone. Iniziamo pure ad impastare, cercando di ottenere un composto come sempre omogeneo e di una certa consistenza. 

Prepariamo poi una teglia ricoprendola di carta da forno. Una volta che il composto sarà pronto potrete metterlo nella sac-a-poche e poi disegnare con quella i vostri biscotti ricci. Altrimenti, semplicemente con le mani, staccate un pezzo di pasta e lavoratelo fino a creare un involtino di circa 8 centimetri al quale darete la forma di una “S”. 

Per fargli assumere la classica superficie arricciata non dovrete fare altro che cospargere i biscotti con lo zucchero semolato. 

Accendete il forno e portatelo a 180°, quindi infornate la teglia e fate cuocere i biscotti per circa 10-15 minuti. 

Un’alternativa alla ricetta dei biscotti ricci

Per fare la ricetta dei biscotti ricci delle monache di Palma di Montechiaro potete affidarvi ad una preparazione alternativa che chiede di realizzare l’impasto con un giorno di anticipo. 

Gli ingredienti cambiano di poco rispetto alla ricetta più tradizionale:

  • 300 g mandorle spellate
  • 300 g zucchero
  • 3 albumi
  • 1 Limone non trattato
  • Essenza di mandorla

I passaggi sono analoghi: si macinano le mandorle assieme allo zucchero fino a creare una farina finissima. A questa si aggiunge la scorza del limone grattugiata e poi gli albumi d’uovo e gli aromi. Si mescola per amalgamare il tutto. Una volta ottenuto un impasto morbido ma consistente lo si mette in frigo a riposare per una notte intera in una ciotola coperta da pellicola. 

Il giorno successivo, dopo aver estratto il composto dal frigo, sempre utilizzando una sac-a-poche o una siringa per dolci si compongono i biscotti. Possono anche essere realizzati tondi e allora, in cima, andrà posizionata una mezza ciliegia candita o una mandorla. Per facilitare le operazioni, in ogni caso, i biscotti vanno preparati direttamente su di una leccarda da forno già coperta da un foglio di carta. 

Fateli cuocere a 200° in forno già caldo per 10 minuti. 

Ancora voglia di dolci alle mandorle? Allora passate a nord con la ricetta dei tradizionalissimi amaretti!