In merito ai lavori di installazione o di sostituzione degli infissi situati nelle parti comuni dei condomini, è possibile utilizzare il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’agevolazione consente di ottenere il 75 per cento di beneficio, da utilizzare come detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.
Tuttavia, il bonus anti barriere è rimasto l’unica agevolazione che consente di cedere il credito d’imposta a un altro soggetto oppure di ottenere, dall’impresa fornitrice, lo sconto in fattura, rientrando nell’immediato di buona parte delle spese sostenute per gli interventi.
A tal proposito, è da sottolineare che molte delle imprese propongano ai cliente già pacchetti di interventi – che possono riguardare anche la sostituzione dei pavimenti, dei bagni, dei sanitari e degli infissi, anche delle singole unità che compongono il condominio – nei loro listini prezzo. Tali preventivi sono stati ampliati dopo l’intervento, in senso estensivo, da parte dell’Agenzia delle entrate, grazie ai chiarimenti pubblicati nella scorsa primavera.
Bonus abbattimento barriere architettoniche, così gli infissi delle parti comuni del condominio
Si può effettuare la sostituzione degli infissi posti nelle parti comuni dei condomini utilizzando il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche con il beneficio fiscale del 75 per cento. Ad esempio, la sostituzione degli infissi può avvenire in spazi condominiali come le scale, purché vengano rispettati i requisiti tecnici elencati dal decreto del ministero dei Lavori pubblici numero 236 del 1989. In base a questo provvedimento, beneficiano del bonus sull’abbattimento delle barriere architettoniche tutti gli interventi di questo tipo, senza limiti tra gli spazi condominiali e quelli interni ai singoli appartamenti che compongono il condominio.
Il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è disciplinato dalla legge 197 del 2022 (legge di Bilancio 2023), e dagli articoli 119 ter e 121 del decreto legge numero 34 del 2020, convertito nella legge numero 77 del 2020. Inoltre, trova applicazione anche il comma 42 dell’articolo 1 della legge 234 del 2021, ovvero la legge di Bilancio 2022. In base alle norme, è possibile agevolare con il bonus di abbattimento delle barriere architettoniche tutti gli spazi potenzialmente accessibili a un portatore di handicap.
Bonus abbattimento barriere infissi, ecco quali sono le condizioni per accedere all’agevolazione
Per poter beneficiare del bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è necessario – come nel caso di sostituzione degli infissi delle parti comuni di un condominio – la delibera assembleare. Infatti, trattandosi di spazi condivisi occorre l’approvazione dell’assemblea riguardo al tipo di lavoro da effettuare.
Questo tipo di bonus rimarrà in vigore anche nel 2024 e 2025, assicurando una percentuale di beneficio fiscale del 75 per cento. Dal 1° gennaio prossimo, dunque, fare interventi con questo bonus può essere più conveniente anche del superbonus che, per i lavori di efficientamento energetico o di riduzione del rischio sismico, nel 2024 scende al 70 per cento. Inoltre, con il bonus anti barriere si può utilizzare il vantaggio fiscale anche con la cessione del credito d’imposta o con l’applicazione dello sconto in fattura.
Cessione crediti e sconto in fattura, come fare
Il decreto legge numero 11 del 17 febbraio 2023 ha bloccato le due opzioni per i nuovi lavori mediante l’utilizzo del superbonus o di altri bonus edilizi. Pertanto, nel caso in cui si utilizzino il superbonus o gli altri bonus edilizi, si può utilizzare il relativo vantaggio fiscale solo con la detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Superbonus, conviene nel 2024?
Infine, nel prossimo anno si potrà valutare la convenienza a ricorrere al sismabonus o all’ecobonus per interventi di riduzione del rischio sismico o di efficientamento energetico. Combinati tra di loro, i due bonus possono arrivare a un beneficio fiscale dell’80% o dell’85% a seconda della riduzione del rischio sismico nei condomini. A queste condizioni, i tre bonus risultano più vantaggiosi del superbonus dal 1° gennaio 2024.