Scattano i contributi a fondo perduto per gli alluvionati in Emilia Romagna, Toscana e Marche: i bonus saranno due e le domande potranno essere presentate già a partire da domani, 21 novembre 2023. Con qualche novità rispetto alle vecchie misure di sostegno alle imprese danneggiate da eventi climatici e sismici, per i ristori del 2023 alle tre regioni alluvionate nel maggio scorso andranno a regime una copertura per i danni materiali e un’altra misura per il rimborso sulle perdite di fatturato. Quest’ultimo bonus prevede la fruizione di contributi a fondo perduto per la perdita di reddito, diversamente dai danni materiali subiti.
Per la presentazione delle domande si dovrà fare affidamento alla piattaforma messa a disposizione da Simest, la società del gruppo Cassa depositi e prestiti (Cdp) che stanzia risorse prevalentemente per l’export e l’internazionalizzazione delle imprese.
Contributi a fondo perduto alluvionati: arriva il nuovo bonus Simest, domande da domani 21 novembre 2023
La prima misura a sostegno delle imprese che abbiano subito danni dalle due alluvioni di maggio 2023 in Emilia Romagna, Toscana e Marche riguarda contributi a fondo perduto per le perdite materiali. La misura risulta allargata a tutte le imprese con il superamento del vecchio schema che ammetteva alla richiesta solo le piccole e medie imprese e le Mid cap. Da questa prima misura sono state escluse le società operanti in determinati settori produttivi, quali l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca.
Ridotti anche i requisiti reddituali per l’ammissione al fondo: infatti, il fatturato estero richiesto è stato abbassato dal 10 al 3 per cento, percentuale che deve essere rapportata a quella del fatturato complessivo. Il massimo del contributo che si può ottenere è fissato in 5 milioni di euro, rispetto al milione e mezzo di euro elargito in precedenza.
Fondo perduto alluvionati Emilia Romagna, domande imprese danneggiate: ecco per quali bonus
La novità a sostegno delle tre regioni alluvionate è l’istituzione di un nuovo bonus di Simest le cui domande si potranno presentare a partire da martedì 21 novembre 2023. Anche per questo bonus, da domani mattina alle ore 9:00 aprirà la piattaforma per la richiesta di ristori. La dotazione del fondo è pari a 300 milioni di euro, cifra destinata a ristorare le imprese dell’Emilia Romagna e dei territori limitrofi per le alluvioni di maggio scorso.
Il nuovo bonus si configura nella misura di “ristoro fatturato”. Si tratta di contributi a fondo perduto che si possono richiedere come indennizzo per la perdita di reddito per un valore di almeno il 3 per cento rispetto al fatturato aziendale complessivo. Ammesse alla presentazione della domanda sono tutte le tipologie di aziende, senza distinzione di dimensioni, escluse quelle operanti in determinati settori produttivi, quali l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca. Ulteriore requisito è quello della sospensione parziale o totale dell’attività per un massimo di sei mesi dalla data in cui si verificato l’evento del maltempo nel territorio dove si trovi localizzata l’impresa.
A ristoro delle imprese che rientrino nei requisiti di questa seconda misura si potrà ottenere un contributo a fondo perduto fino a 5 milioni di euro.
Requisiti per richiedere gli aiuti per le imprese danneggiate dalle alluvioni
Le imprese dovranno scegliere per quale delle due misure presentare domanda. Infatti, non si può inoltrare la propria richiesta di bonus per entrambi gli aiuti. L’erogazione dei contributi avverrà nei dieci giorni susseguenti all’approvazione da parte del Comitato Agevolazioni, organo presieduto dal Maeci che amministra le risorse utilizzate per i ristori.
Accanto alle due misure, il ministero degli Esteri ha attivato una riserva da 400 milioni transizione ecologica e digitale del Fondo 394 che SIMEST gestisce per conto della Farnesina. La misura, rivolta non solo alle imprese esportatrici ma anche alle aziende della filiera produttiva, prevede condizioni dedicate, con accesso a una quota a fondo perduto del 10% e possibilità di destinare il 90% del finanziamento a spese per il rafforzamento patrimoniale.