Come cambia Gmail dal 1° Dicembre e quali account rischiano la chiusura. Google ha iniziato una procedura di modifica ad alcune caselle postale del proprio servizio Gmail.
L’operazione avverrà dal 1° Dicembre 2023 e si tratta di un meccanismo di pulizia generale che porterà alla cancellazione di alcuni account.
L’azienda informatica statunitense ha già informato i propri utenti della procedura in atto. Non si deve però cadere in allarmismi. L’attività rientra infatti in un più ampio piano di manutenzione di tutto il portale destinato al servizio di posta elettronica.
Solo alcune caselle postale potrebbero essere chiuse. Vediamo allora nel dettaglio quali sono i criteri da parte di Google per la cancellazione degli account e come riattivare il proprio se l’azienda dovesse chiuderlo.
Come cambia Gmail dal 1° Dicembre: il motivo delle modifiche
Con la ricezione del messaggio che informava gli utenti Gmail di possibili modifiche in molti hanno avuto timore di perdere il proprio account. La chiusura di un profilo Gmail infatti potrebbe comportare non solo l’impossibilità di ricevere e mandare messaggi di posta elettronica, ma di perdere anche le email archiviate e anche tutti i contenuti salvati sulla piattaforma associata all’account, come ad esempio foto.
Per prima cosa occorre quindi fare chiarezza e rassicurare gli utenti. Google non ha intenzione di azzerare tutte le informazioni possedute dal singolo account.
L’operazione ha il solo scopo di controllare quali siano i profili attivi e chiudere invece i soli account ormai non più utilizzati. Si tratta perciò di una procedura di pulizia che consentirà all’azienda di recuperare spazio informatico dall’eliminazione di dati non più utilizzati.
In questo modo anche il nome della casella di testo ormai inattivo potrebbe essere messo di nuovo a disposizione per le successive iscrizioni.
Ecco dunque che non bisogna temere di perdere il proprio account e le proprie email archiviati se si tratta di una casella di posta periodicamente utilizzata.
Quali account saranno cancellati
Google punterà perciò ad individuare quali account risultano al momento inattivi. Con questo termine, l’azienda informatica definisce tutti i profili non più utilizzati da almeno 2 anni.
Come specificato nel regolamento, Google infatti si riserva il diritto di eliminare non solo l’account ma ogni dato e tutte le correlate attività informatiche ad esso collegati.
Ciò significa che anche tutti i files salvati su Google Drive, le sottoscrizioni ad abbonamenti utilizzati per esempio su mobile, tutte le app scaricate dallo store e ogni contenuto fotografico o video archiviato saranno oggetto di questa procedura di eliminazione.
L’operazione avviene periodicamente e il 1° Dicembre 2023 sarà la prossima occasione per selezionare e cancellare tutti i profili ormai inattivi.
L’attività di manutenzione ha poi lo scopo di rafforzare la sicurezza informatica. Gli account inattivi infatti sono più facilmente attaccabili dagli hacker. Questo perché non sono state effettuate le periodiche modifiche alla password e in molti casi non risultano associati ad alcuna chiave di sicurezza di secondo livello, come il collegamento ad un numero cellulare.
Gli hacker così riescono ad eludere tutti i passaggi che impediscono la violazione di un account e se ne appropriano. In alcuni casi sono poi utilizzati come spam ma spesso da essi vengono sottratte informazioni e dati personali.
Come impedire che il proprio account venga cancellato
È sufficiente seguire alcune piccole regole per evitare che un proprio account rientri in questa operazione di pulizia generale. Il punto fondamentale è avere fatto almeno un accesso nell’arco degli ultimi mesi. Questa semplice operazione farà capire al software di Google che l’account è ancora utilizzato.
Per questo motivo chi utilizza quotidianamente Gmail e tutti i servizi Google ad esso associato non avrà nulla da temere. Attenzione invece a chi dovesse possedere più profili, con uno di essi poco utilizzato. In questa circostanza occorre ricordarsi di eseguire un accesso entro il prossimo 1° Dicembre.
Google riconosce inoltre come attivi tutti i profili usati per spedire una email, oppure utilizzati per guardare un filmato su YouTube, oppure ancora sfruttato per scaricare una app dallo store. È pertanto sufficiente eseguire una sola di queste operazioni per impedire che il proprio account venga cancellato.
Alcuni account inattivi da due anni potrebbero comunque non rientrare nella procedura di repulisti. Google ritiene che ci siano ulteriori condizioni per capire se l’account sia ancora utile, seppur non sia stato eseguito alcun accesso negli ultimi 24 mesi.
È il caso di acquisto di un prodotto o sottoscrizione di un abbonamento ancora attivo, oppure se all’account è associato un saldo in denaro, oppure ancora se è legato alla propria di un’applicazione diffusa sullo store.