Inarrestabile l’onda lunga delle contestate dichiarazioni rilasciate ieri dalla deputata leghista Simonetta Matone, nel corso di “Domenica In“. Parole in cui il magistrato, in servizio al Tribunale dei minori di Roma dal ’91 al 2008, aveva incolpato le madri per i “maschi disturbati” in quella parte del programma in cui si trattava il caso dell’uccisione di Giulia Cecchettin. I giornalisti presenti stamani a Montecitorio, tra cui l’inviato di Tag24 Lorenzo Brancati, hanno provato invano a chiedere un chiarimento alla onorevole.

“Maschi disturbati per colpa delle mamme”, ancora polemiche sulla leghista Matone, che a Montecitorio non chiarisce

Così si è espressa l’onorevole Matone in diretta su Rai 1:

Non ho mai incontrato soggetti gravemente maltrattati e disturbati che avessero mamme normali. Sono mamme che prendono le botte dal padre e non reagiscono, che fanno vivere il figlio in un clima di terrore e violenza, facendogli credere che è normale non reagire mai: imporre dunque questo modello al figlio che lo perpetrerà, perché i maltrattamenti sono come una catena di Sant’Antonio. Non è questo il caso (ha detto indicando la foto di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, ndr), però…

Nessuna risposta nemmeno sul post di Salvini, contestato da Elena Cecchettin

Nessun commento nemmeno sul post di Salvini che è stato criticato dalla stessa Elena Cecchettin, sorella della giovane uccisa.

Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita.

Così ha scritto il vicepremier, attaccato da chi gli ricorda che in altre occasioni non è stato altrettanto garantista. Dunque la risposta via social di Elena:

Dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco e di “buona famiglia”. Anche questa è violenza, violenza di Stato.

Quanto alle dichiarazioni odierne dell’onorevole Matone sul caso Cecchettin:

Siamo di fronte all’ennesima tragedia, ma non è il momento di strumentalizzazioni politiche perché bisogna essere uniti. Mercoledì, il ministro dell’Istruzione Valditara presenterà le linee guida per le scuole, con ore da dedicare a Educazione ai sentimenti, parità di genere e no alla violenza.

Niente, dunque, per le mamme.

Queste le parole a “Domenica In“: