Chi percepisce la Naspi ha diritto alla tredicesima? E’ la domanda che molti disoccupati si stanno ponendo in questi giorni, con l’avvicinarsi del mese di dicembre.

Chi percepisce la Naspi ha diritto alla tredicesima?

Importante non confondere l’indennità di disoccupazione con lo stipendio. Naspi e Dis-coll infatti rappresentano forme di protezione sociale, ovvero misure assistenziali predisposte per garantire un sostegno a coloro che perdono il lavoro per motivi al di fuori della loro volontà, per un periodo sufficiente a trovare un nuovo impiego, comunque non superiore a 2 anni.

In quanto ammortizzatori sociali, non è prevista alcuna tredicesima. Coloro che usufruiscono della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, comunemente nota come Naspi, non hanno diritto alla tredicesima. Questo beneficio viene concesso solo per la metà delle settimane di contribuzione effettuate dal disoccupato nei 4 anni precedenti, senza alcuna mensilità aggiuntiva.

Dunque, chi riceve un anno di disoccupazione otterrà l’indennità esclusivamente per 12 mensilità. Ciò significa che nel mese di dicembre 2023 verrà ricevuto solo il pagamento dell’indennità di disoccupazione relativo al mese di novembre (ricordando che la Naspi viene erogata sempre nel mese successivo). Questo vale anche per chi riceve la Dis-coll o l’indennità di disoccupazione agricola.

Si tiene conto della tredicesima nel calcolo per la Naspi?

La Naspi è concessa a coloro che hanno versato contributi per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti. Come già accennato, questa indennità viene pagata per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione accumulate negli ultimi 4 anni, per un massimo di 24 mensilità. Per calcolare l’importo dell’assegno, si prende come riferimento la media imponibile del lavoratore negli ultimi 4 anni e se ne corrisponde il 75%, con una riduzione del 3% a partire dal sesto mese di percezione e per ogni mese successivo.

Tuttavia, questi parametri valgono solo per chi ha uno stipendio medio inferiore a 1.250,87 euro nel 2022, secondo quanto stabilito dall’INPS.

Inoltre, quando la retribuzione media supera i 1.250,87 euro, si aggiunge un 25% della cifra in eccesso; in ogni caso, però, l’importo della Naspi non può eccedere i 1.360,77 euro al mese nel 2022. Poiché la tredicesima fa parte del calcolo previdenziale, e quindi sia il lavoratore che il datore di lavoro versano i contributi, potrebbe sembrare che la tredicesima venga considerata anche per il calcolo della durata della Naspi. Tuttavia, per il calcolo della durata di un anno di lavoro, vengono considerate solo 12 mensilità, non 13.

Invece, la tredicesima viene presa in considerazione per il calcolo dell’importo della Naspi; la media imponibile previdenziale, riconosciuta al 75%, deve quindi includere anche la tredicesima.