22 anni, originaria di Chiavenna, in provincia di Sondrio: chi è Nicole del Curto, la ragazza rimasta vittima di un grave incidente mentre era in vacanza a Bali e ora bisognosa di cure. Per aiutarla l’amica che si trovava con lei al momento dei fatti ha deciso di lanciare una raccolta fondi: servirà a sostenere i costosi interventi a cui la giovane dovrà essere sottoposta nelle prossime settimane e avrebbe già raggiunto i 100 mila euro.
Chi è Nicole Del Curto, la 22enne di Chiavenna rimasta vittima di un incidente a Bali: non è in pericolo di vita
Nicole Del Curto ha 22 anni e insieme alla famiglia vive a Chiavenna, un piccolo comune della provincia di Sondrio, in Lombardia. Dopo aver frequentato l’Istituto alberghiero Crotto Caurga ha lavorato nel chiosco delle cascate di Acquafraggia. Da qualche giorno si trovava in vacanza con un’amica in Indonesia quando è stata investita da un’auto mentre era in sella a una moto.
Un incidente gravissimo, secondo fonti locali, che le avrebbe provocato fratture multiple e scomposte al braccio destro e al viso e la rottura del naso, dei denti e dell’osso oculare. Per aiutare lei e la sua famiglia l’amica che si trovava con lei al momento dei fatti, Alessandra, ha lanciato una raccolta fondi: il denaro donato servirà a ripagare le cure che la ragazza dovrà affrontare nelle prossime settimane.
Per il momento sarebbe ricoverata in un centro medico locale e non sarebbe in pericolo di vita. La famiglia, immediatamente allertata, si sarebbe già messa in viaggio per raggiungerla.
Il messaggio di cordoglio del sindaco
In queste ore in molti sono venuti a conoscenza della situazione della nostra Nicole, vittima di un incidente a Bali in Indonesia. In accordo con la sua famiglia comunico che Nicole non è in pericolo di vita, la sua situazione medica è stabile e si trova ricoverata in un centro medico. Nei prossimi giorni dovrà essere sottoposta a importanti interventi chirurgici con un costo non ancora quantificato. La raccolta di fondi, avviata da un’amica che si trova con lei, è affidabile e per chi lo desidera può essere un aiuto alla famiglia per sostenere le spese mediche da affrontare nelle prossime settimane,
ha fatto sapere il primo cittadino di Chiavenna, Luca Della Bitta, spiegando che del caso della 22enne si sta già occupando il Ministero degli Esteri.
I precedenti: il caso di Marcello Vinci, l’italiano morto in Cina
Di recente una raccolta fondi era stata lanciata anche per aiutare la famiglia di Marcello Vinci, il 29enne di Fasano, in provincia di Brindisi, trovato morto in circostanze misteriose in Cina. Era la mattina del 6 marzo scorso.
Dei passanti si erano imbattuti nel suo corpo su una strada di Chengdu, dando l’allarme. Stando a quanto ricostruito dalle autorità locali, sarebbe deceduto dopo essere precipitato da una finestra al 35esimo piano di un grattacielo.
Nel Paese asiatico l’uomo si trovava da anni per motivi di lavoro. Prima di morire avrebbe trascorso la serata insieme a un uomo conosciuto sui social. Un uomo che avrebbe riferito agli inquirenti di essersi reso conto dell’accaduto quando era ormai troppo tardi.
Stando al suo racconto, Vinci si sarebbe accasciato sul divano dopo aver avvertito un malore, gettandosi di sotto mentre lui si trovava in un’altra stanza. Dagli accertamenti condotti sulla scena del crimine è emerso che prima dell’arrivo della polizia avrebbe però eliminato tracce e impronte varie. Voleva nascondere qualcosa? È possibile che non abbia detto tutta la verità su quanto accaduto al 29enne?
Ne è convinta la famiglia della vittima, che ora chiede verità e giustizia. Lo scorso ottobre, dopo mesi di agonia, era riuscita a far arrivare in Italia la salma dell’uomo e a dargli una degna sepoltura. Fin dall’inizio rigetta l’ipotesi del suicidio.
Marcello era pieno di sogni e di progetti. Presto avrebbe anche voluto lasciare la Cina per recarsi altrove: era stanco delle rigide restrizioni imposte dal governo durante e dopo il Covid. Secondo amici e parenti dietro la sua morte si cela qualcos’altro. Ne parlavamo in questo articolo: 29enne italiano trovato morto in strada a Shanghai. L’appello della famiglia: “Chi sa qualcosa parli”.