Cos’è il Targa System? Si tratta dello strumento usato per ritrovare il corpo di Giulia Cecchettin.
Dopo giorni di ricerca, ieri il corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato ritrovato nella zona del lago di Barcis in provincia di Pordenone. Oggi la cattura del presunto omicida, l’ex fidanzato Filippo Turetta, in fuga in Germania.
Una ricerca molto estesa che ha coinvolto diverse unità dell’Arma italiana e delle forze dell’ordine austriache e tedesche. Ma il ritrovamento non sarebbe stato possibile senza lo sfruttamento di un sofisticato insieme di dispositivi che permette di tracciare gli spostamenti di un determinato veicolo. Questo strumento si chiama Targa System. Ecco come funziona e chi lo ha progettato.
Cos’è il Targa System: le caratteristiche di questo avanzato sistema
Il Targa System è un innovativo strumento che permette alle forze dell’ordine di rintracciare un veicolo. Si tratta di un sofisticato sistema che utilizza avanzati modelli di telecamere tutte collegate da un software informatico.
Proprio quest’ultimo riesce ad elaborare le osservazioni acquisite e ottenere informazioni in brevissimo tempo del passaggio di un particolare veicolo attenzionato dalle forze dell’ordine.
A progettare e sviluppare il complesso sistema di sicurezza è l’azienda vicentina Targa System Srl, con sede nel piccolo comune di Brendola.
Targa System è così un efficiente supporto per la Polizia e si pone l’obiettivo così di rendere più sicura la circolazione stradale in modo da evitare o segnalare le infrazioni più gravi.
Il software è personalizzabile e facile utilizzo. Può essere installato sui server del comando di Polizia o anche sulle unità mobili di servizio. Proprio questa facilità di impiego rende questo strumento ormai indispensabile per alcune operazioni delle forze dell’ordine, come il rintracciamento di un ricercato.
Nei casi meno gravi, il sistema provvede automaticamente a controllare i dati del veicolo circolante e notificare una contravvenzione qualora questo stia circolando sprovvisto di regolare assicurazione.
Il Targa System infatti attinge alla banca dati degli archivi del Ministero del Trasporto e del Ministero dell’Interno, oltre che del Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti (SCNTT) e dell’IVASS.Ad una prima vista si potrebbe scambiare il dispositivo come una semplice telecamera.
Il sistema è invece in grado di scansionare e leggere qualsiasi targa. L’azienda produttrice assicura un successo del 100% anche in condizioni di scarsa visibilità all’occhio umano.
In questo modo l’immediata elaborazione dei dati consente alle forze dell’ordine di verificare ad esempio se il veicolo sia stato rubato, fosse già colpito da sequestro preventivo da parte della Polizia o se ricadesse per altri motivi in una black list.
Acquisisce la targa in tutte le condizioni di visibilità
Il complesso sistema Targa System dispone di 7 modelli di telecamere, da scegliere in base alle esigenze dell’obiettivo di controllo.
Esistono così versioni fisse o mobili, oppure in grado di catturare le immagini su due o su tre corsie. I vari modelli si differenziano anche per la qualità dell’immagine acquisita e la capacità di acquisire la targa in determinate condizioni di visibilità.
Queste telecamere avanzate riescono così a distinguere facilmente il colore, marca e modello del veicolo e leggere con certezza la targa appartenente ad oltre 50 Nazioni differenti. Il sistema diventa perciò un valido supporto per la collaborazione alla sicurezza internazionale.
Targa System Srl propone poi la possibilità di aggiornare le telecamere di videosorveglianza già esistenti con i loro dispositivi.
Il grande vantaggio del Targa System è il potente software che riesce ad analizzare in tempo reale i dati catturati dalle telecamere. Ecco così che ad esempio la Polizia può rintracciare immediatamente un’automobile rubata o un veicolo intestato a prestanomi.
L’azienda produttrice comunica come siano già 900 le amministrazioni comunali che abbiano adottato il dispositivo sul loro territorio di competenza. Il sistema non copre perciò la totalità del suolo nazionale ed è maggiormente utilizzato nel settentrione.Il ritardo nel rintracciare gli spostamenti di Filippo e Giulia sono quindi da imputare alla non completa copertura del sistema.
A questo si aggiunge anche la frequente manutenzione. Proprio la telecamera situata nell’area di Piancavallo ha segnalato il passaggio della vettura condotta da Filippo solo 4 giorni dopo al momento del suo ripristino dopo un periodo di manutenzione.