Tra le varie categorie di obbligazioni bancarie ci sono le obbligazioni AT1, ovvero le obbligazioni Additional Tier One.

Tali strumenti di debito finanziario emessi da un istituto di credito sono perpetui, ovvero sono sprovvisti di scadenza e prevedono la possibilità di rimborso in ogni momento. Nel caso in cui la banca si trovi in una condizione di crisi, le cedole possono essere annullare ed il capitale può essere convertito in titoli azionari. Affinchè ciò si verifichi è necessario che il soggetto emittente rispetti determinati requisiti.

Scopriamo in questa guida quali sono le caratteristiche e quali sono i vantaggi delle obbligazioni Additional Tier One.

Obbligazioni AT1: cosa sono

Le obbligazioni AT1 o obbligazioni Additional Tier One sono titoli di debito emessi dagli istituti bancari, che hanno il rating creditizio più basso rispetto per i bonds. Dopo la grande crisi del 2008, le obbligazioni AT1 sono state oggetto di regolamentazione: Fed e BCE hanno obbligato le banche al rispetto di rigidi requisiti patrimoniali in modo tale da mantenere una certa stabilità nel corso del tempo, indipendentemente dal contesto macroeconomico.

Le obbligazioni AT1 sono meglio conosciute come Contingent Convertibles bond (CoCo bonds) e possono essere impiegate per ricoprire determinate perdite convertendole in titoli azionari. In tale modo si evita una condizione di estrema difficoltà per tutto il settore creditizio.

Le obbligazioni AT1 rientrano tra quelle attività dette bail-in: i bonds possono essere convertiti in titoli azionari oppure direttamente in capitale. Tali bonds bancari sono nati a seguito dell’emanazione della Direttiva di Basilea III a seguito della crisi dei mutui sub-prime.

Obbligazioni AT1: come funzionano?

Le banche emettono le obbligazioni AT1 per creare una sorta di “cuscinetto” da poter utilizzare nel momento in cui si creano ed insorgono situazioni di crisi, evitando il default di un intermediario creditizio. Il crollo di un istituto bancario può determinare crisi nel sistema bancario creditizio.

Le normative Basilea III obbligano le banche a creare una riserva di liquidità attraverso titoli azionari, titoli obbligazionari, depositi e prestiti.

Obbligazioni AT1: quali sono le caratteristiche?

Le obbligazioni AT1 sono titoli di debito rilasciati da una banca che le utilizzano per ottenere liquidità, la quale può essere ulteriormente investita. L’obbligazionista investe una determinata somma e ottiene in cambio una cedola fino alla scadenza del titolo obbligazionario.

Nel caso in cui la banca emittente si trovi in una situazione di crisi, le cedole possono essere annullate ed il capitale convertito in titoli azionari. Una volta raggiunta la scadenza del titolo obbligazionario, la banca può decidere di rinnovare l’obbligazione oppure di pagare quanto dovuto agli obbligazionisti.

Obbligazioni AT1: quali sono i rischi?

Le obbligazioni AT1 presentano determinati rischi tipici dei titoli a reddito fisso. Rispetto alle obbligazioni tradizionali, le obbligazioni AT1 prevedono la subordinazione del pagamento in caso di liquidazione della banca emittente.

Altro rischio è quello correlato alla struttura perpetua del titolo obbligazionario, con la possibilità per la banca di esercitare il rimborso in qualsiasi momento. Ciò potrebbe arrecare un pregiudizio ad un investitore, specie se le condizioni di mercato non sono ideali per reinvestire il capitale. Questa tipologia di obbligazioni bancarie presenta un rendimento superiore in confronto ai bond tradizionali.