Cos’è il missile M51 lanciato dalla Francia che ieri ha creato uno strano bagliore nei cieli del Nord Italia? Nella serata di ieri, Sabato 18 Novembre 2023, la Francia ha eseguito un test di lancio di un nuovo modello di missile balistico a lungo raggio.
Gli effetti sono risultati visibili anche in diverse zone dell’Italia settentrionale. Moltissime infatti le segnalazioni, soprattutto dal Piemonte, di un evidente bagliore nel cielo notturno che è poi scomparso lasciando un altrettanto notevole alone.
Solo nella giornata odierna si è avuto conferma che lo strano effetto luminoso non fosse opera di un evento astronomico ma di un test militare francese.
Il Ministero della Difesa francese ha spiegato che il lancio di prova ha permesso di aumentare la credibilità della potenza deterrente nucleare a disposizione dell’arsenale militare della nazione.
Il comunicato ufficiale ha poi sottolineato come queste manovre di aggiornamento e di collaudo dei nuovi dispositivi militari si siano rese obbligatorie alla luce dei recenti conflitti in corso nel panorama internazionale.
La Direzione Generale degli Armamenti dal sito delle Landes per i test missilistici DGA ha supervisionato l’intera operazione e ha poi comunicato che la prova ha avuto esito positivo.
Il missile lanciato rientra nella categoria M51.3 e non trasportava alcuna testata nucleare. Il razzo è stato lanciato dalla base militare francese di Biscarrosse, città nella regione della Nuova Aquitania, nel sud-ovest della Francia, ed ha terminato il suo volo nell’Oceano Atlantico settentrionale, a centinaia di chilometri da qualsiasi costa.
Cos’è il missile M51: lo sviluppo di questa arma
L’M51 è un missile balistico in dotazione ormai da anni all’esercito militare francese. Viene realizzato da ArianeGroup, una società francese leader nel settore aerospaziale con base nella città di Issy-les-Moulineaux.
Il suo progetto mirava a sostituire il precedente modello M45 ormai superato per la tecnologia moderna. L’M51 è un missile mare – terra, il che significa che può colpire obiettivi sulla terraferma una volta lanciato da un sottomarino. La prima versione di quest’arma è stata collaudata per la prima volta nel 2010.
Ogni razzo può trasportare da sei a dieci testate termonucleari TN 75, separabili durante il volo in modo da puntare obiettivi indipendenti. L’M51 utilizza un motore a tre stadi, evoluzione diretta dei booster a propellente solido usati dall’Ariane 5, un razzo vettore spaziale.
La forma del M51 riprende altri modelli e ha una punta particolarmente affusolata.
Il progetto di realizzazione è partito nel 1996 e ha modificato il precedente M5, con l’obiettivo di ridurre di costi di costruzione del 20%. Lo sviluppo dell’arma ha richiesto diversi anni. Il primo test di volo è stato eseguito il 6 Novembre 2009 dalla stessa base militare e seguendo una rotta simile al lancio avvenuto ieri.
Anche in quel caso si era trattato di un volo di collaudo che non prevedeva il trasporto di alcuna testata nucleare. Le successive prove, avvenute con esito positivo il 21 giugno 2007 e il 13 novembre 2008, hanno permesso a questo modello di entrare in servizio dal 2010.
Nel corso degli anni il Ministero della Difesa francese ha continuato ad eseguire dei test. In alcuni dei casi le prove hanno avuto esito negativo. Si tratta del lancio di prova avvenuto il 5 Maggio 2013 eseguito da un sottomarino al largo delle coste della Bretagna.
Collaudo per l’entrata in servizio
Il progetto del missile M51 è stato poi aggiornato e migliorato. Nel 2014 la società costruttrice di aeromobili Airbus ha siglato un accordo con il governo francese per elaborare la versione migliorata: l’M51.3.
Successivamente al progetto si è unita anche Safran, una società francese di elettronica, che ha affiancato Airbus nello sviluppo del nuovo modello. L’obiettivo dei progettisti, dei costruttori e del governo francese è rendere pienamente operativo il missile M51.3 entro il 2025.
L’M51.3, come altri missili balistici, esegue traiettorie non rettilinee ma ellittiche dopo il lancio. Ciò permette di viaggiare al di sopra dell’atmosfera e raggiungere la fascia denominata come spazio inferiore. In questo modo possono intercettare obiettivi in volo o colpire facilmente bersagli a lunghissima gittata.