Laurea ad honorem a Giulia Cecchettin. Sono in tanti a proporla sui social e anche la politica lo ha fatto, in primis la ministra dell’Università Annamaria Bernini. Mentre il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara annuncia un minuto di silenzio in tutte le scuole in memoria della 22enne veneta, ritrovata morta il 18 novembre 2023.
Laurea ad honorem a Giulia Cecchettin
“Non stiamo parlando solo di Giulia che avrebbe ricevuto una laurea, ma di Giulia che avrebbe conseguito il suo titolo in ingegneria, le mancava solo la discussione della tesi. È già una dottoressa, mancava solo l’ultimo atto formale. Le è stato strappato tutto il resto: la vita e il diritto di amare”. E’ quanto ha dichiarato la ministra dell’Università, Bernini, intervenendo al meeting di Forza Italia a Taormina.
“Questa tragica vicenda che ha sconvolto tutti noi per la crudeltà dell’omicidio si conclude in modo drammatico per una giovane che stava per laurearsi. Io sono convinto che dovremmo conferirle una laurea honoris causa”, ha invece affermato il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani.
Giulia avrebbe dovuto laurearsi giovedì 16 novembre presso l’Università di Padova, in Ingegneria Biomedica. Ma è stata trovata senza vita ieri.
Il vicepremier Tajani ha anche annunciato che saranno istituite delle borse di studio destinate a studenti stranieri che vengono in Italia per studiare e perseguire i sogni che Giulia aveva. Di fronte alla casa della giovane, insieme ai fiori, ai biglietti e agli animali di peluche, c’è anche un piccolo “riferimento” alla laurea, appeso alla cancellata della sua abitazione a Vigonovo.
Minuto di silenzio nelle scuole per Giulia
Altra iniziativa della politica, quella del minuto di silenzio nelle scuole italiane in memoria di Giulia. “Domani invierò a tutte le scuole italiane un invito a osservare un minuto di silenzio nella giornata di martedì 21 novembre, in memoria di Giulia e di tutte le donne maltrattate e vittime di violenza”, ha annunciato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aggiungendo che mercoledì sarà presentato in conferenza stampa il piano “Educare alle relazioni”. Un piano che, ha sottolineato Valditara, “nasce da un accurato lavoro del ministero basato su un ampio confronto e un pluralismo di contributi”.