Il Papa, durante l’omelia della Messa della Giornata dei Poveri, ha voluto ribadire per ben due volte che “la povertà è uno scandalo“, facendo riferimento alle molteplici accezioni della parola ‘povertà’, dalla povertà materiale, a quella spirituale, per finire con quella culturale. Il Pontefice ha poi invitato i fedeli a pensare alle “esistenze ferite che abitano le nostre città, ai poveri diventati invisibili, il cui grido di dolore viene soffocato dall’indifferenza generale di una società indaffarata e distratta“. Il Papa ha così dedicato le proprie parole a coloro che sono “senza pane, senza lavoro e senza speranza“.

Papa Francesco: “La povertà è uno scandalo, ma il suo grido è soffocato dall’indifferenza”

Nella consapevolezza che “la povertà è pudica e si nasconde“, i fedeli si devono impegnare a cercarla con coraggio e con atteggiamento caritatevole, per aiutare coloro che ne soffrono:

Pensando a questa immensa moltitudine di poveri, il messaggio del Vangelo è chiaro: non sotterriamo i beni del Signore! Mettiamo in circolo la carità, condividiamo il nostro pane, moltiplichiamo l’amore!.

Le parole del Papa trovano fondamento nei dati aggregati nel Rapporto 2023 su Povertà ed esclusione sociale in Italia di Caritas italiana, diffuso in occasione della VII Giornata Mondiale dei Poveri. La povertà è sempre più un fenomeno strutturale, relativamente al quale di anno in anno si continua a registrare un aumento di casi. Oggi, un residente su dieci non ha accesso a un livello di vita dignitoso. Tra questi rientrano anche coloro che sono definiti “working poor” (una persona su quattro), ossia persone che lavorano ma che non si vedono garantito un’adeguato qualità della vita.

Secondo una stima elaborata da Coldiretti, le persone che in Italia sono dovute ricorrere a mense per poveri o pacchi alimentari sono oltre 3,1 milioni. Tra le persone che necessitano di assistenza per mangiare, si contano 630mila bambini sotto i 15 anni (ossia un quinto degli assistiti). Gli anziani over 65, invece, sono 365mila. Il 23% di coloro che fanno chiesto aiuto per mangiare sono migranti; oltre 90mila persone sono senza fissa dimora e circa 34mila sono persone disabili.

Angelus: “Ecco il bivio che abbiamo di fronte a Dio: paura o fiducia”

L’Angelus, guidato da Papa Francesco in Piazza San Pietro, è partito dal Vangelo scelto in occasione della Giornata dei Poveri, ossia il Vangelo secondo Matteo 25,14-30, in cui si narra la parabola dei talenti. Da questo racconto, spiega il Pontefice, “possiamo imparare due modi diversi di accostarci a Dio“.

Il primo modo è quello di colui che seppellisce il talento ricevuto: non sa vedere le ricchezze, egli non si fida, né del padrone né di sé stesso. Nei suoi confronti prova paura. […] Gli altri due investono tutto quello che hanno ricevuto, anche se non sanno in partenza se tutto andrà bene, studiano, vedono le possibilità, accettano il rischio. Ecco il bivio che abbiamo di fronte a Dio: paura o fiducia.

I fedeli, dunque, sono come i protagonisti della parabola: hanno ricevuto dei talenti e li investono a seconda della fiducia nutrita nei confronti di Dio: “la fiducia libera, sempre, la paura paralizza”.

In chiusura dell’Angelus, il Pontefice ha ringraziato tutte le diocesi “che hanno promosso iniziative di solidarietà con le famiglie che fanno fatica ad andare avanti“. Inoltre, ha pregato per le vittime della strada, ricorrendo oggi anche la Giornata Mondiale del ricordo delle Vittime della Strada.