Il Consiglio di amministrazione di OpenAI, la no profit a cui fa capo ChatGpt, sta trattando con Sam Altman, licenziato a sorpresa durante la giornata di ieri, affinché ritorni nella società nella carica di amministratore delegato (Ceo). Secondo alcune fonti, a cui fa riferimento “The Verge”, Altman potrebbe prendere in considerazione un ritorno ritorno a OpenAi solo a patto di alcune significative modifiche alla governance.
ChatGpt, OpenAI in trattiva con Sam Altman per un suo ritorno come Ceo
Ieri, al posto di Altman è stata nominata ad interim l’ingegnere meccanico ex Chief technology officer dell’azienda, Mira Murati, 34 anni. Murati lavora da OpenAI da ormai cinque anni, dopo alcune esperienze lavorative presso grandi nomi come Goldman Sachs e Tesla.
Nel giro di 24 ore, tuttavia, OpenAI sembra essere ritornata sui propri passi, dal momento che il consiglio di amministrazione avrebbe chiesto ad Altman di tornare immediatamente a ricoprire il ruolo di Ceo. Alla richiesta sono seguite le trattative tra le due parti. Da parte sua, Altman avrebbe chiesto, come condizione per il suo ritorno, le dimissioni di tutto il board, con il quale mancano i presupposti di fiducia per tornare a lavorare insieme.
Da parte degli investitori, comprensibilmente allarmati che il licenziamento del volto più noto dell’azienda possa comprometterne la crescita, c’è tutto l’interesse a concedere al manager informatico quanto richiesto.
Il Ceo di Microsoft in contatto con Altman per discutere il ritorno in azienda
Microsoft, in quanto principale finanziatore di OpenAI, ha confermato il proprio sostegno e il proseguimento della collaborazione con l’azienda anche dopo il licenziamento di Altman. Bloomberg ha però reso noto che il Ceo di Microsoft Satya Nadella sarebbe in contatto con Altman per discuterne il ritorno.
Il manager informatico trentottenne, dall’altra parte, non esclude l’idea di avviare una propria azienda, facendo così concorrenza a coloro che lo hanno, secondo il suo punto di vista, pugnalato alle spalle. In questa nuova impresa, Altman potrebbe contare sul sostegno di Greg Brockman, presidente di OpenAI, di alcuni investitori e di numerosi dipendenti che, stando alle prime indiscrezioni emerse dall’azienda, si sono detti disposti pronti a seguirlo.