L’Italia ha il suo rigorista. Da quando ha vestito per la prima volta la maglia azzurra l’attuale centrocampista dell’Arsenal ha la facoltà di calciarlo.
Dai tempi di Totti e Del Piero non c’è stato più bisogno di far calciare il penalty all’attaccante di turno, al calciatore che se la sentiva di più o al capitano (si vedano i casi di Bonucci e Immobile).
Fu Antonio Conte nel 2016 ad avere l’intuizione di convocare l’oriundo (italo-brasiliano) all’epoca giocatore del Napoli ma è nella nazionale di Roberto Mancini che successivamente si è imposto come una pedina fondamentale nella mediana azzurra.
Il centrocampista in qualsiasi squadra abbia giocato ha sempre vestito i panni dello specialista dei rigori tanto da indossarli ogni qualvolta scendeva in campo anche con la maglia azzurra.
Inizialmente si è rivelato un perfetto cecchino dagli undici metri e lo sanno bene i portieri delle nazionali avversarie ovvero Hayrapetyan dell’Armenia, Paschalakis della Grecia, Hradecky della Finlandia e Fabianski e Szczesny della Polonia. ll periodo di riferimento è quello che ci parla dei rigori trasformati dal 2018 al 2020.
Dopo questi cosa è accaduto? Il calciatore non è stato più in grado di metterne una dentro persino a Euro 2020 contro la Spagna ha sbagliato nella lotteria che poi ci ha premiati dopo l’1-1 dei 120 minuti.
Laureatosi campione d’Europa la nazionale azzurra sembrava aver fatto dimenticare la mancata qualificazione ai mondiali avvenuta 4 anni prima, pertanto da favorita nel girone C di qualificazione ai mondiali del Qatar si accingeva a guadagnarsi il pass. Pass che purtroppo dopo un cammino che ci ha fatto arrivare secondi si è preso la Svizzera che ci ha scavalcato in classifica all’ultima giornata.
Jorginho e gli 3 ultimi rigori sbagliati: due di questi ci hanno fatto saltare un mondiale
Jorginho si è sempre assunto la responsabilità di calciare i rigori e questo è un atteggiamento che va solamente apprezzato. Ha coraggio e dunque escludendo la paura di sbagliare non può che non ricevere applausi qualunque sorte abbiano i suoi penalty.
La verità è che però quando vedi calciare i rigori che finiscono tra le braccia del portiere, alti sulla traversa o stampati su un palo la rabbia del tifoso emerge eccome.
Jorginho ha battuto gli ultimi 3 rigori con la maglia della nazionale e 2 di questi sono stati decisivi è inutile negarlo.
Nel cammino nel girone C di qualificazione ai mondiali l’Italia ha avuto due volte la possibilità di staccare la Svizzera e mettersela alle spalle ma i due rigori contro gli elvetici sbagliati da Jorginho ci hanno negato la possibilità di arrivare primi e andare in Qatar.
Il terzo penalty consecutivo non trasformato è quello di ieri contro la Macedonia del Nord, un altro in una partita decisiva risolta però per fortuna a nostro favore dai gol di Chiesa, Darmian, Raspadori e El Sharawi.
I rigori sbagliati contro la Svizzera
Il 4 settembre 2021, si giocò a Basilea Svizzera-Italia e con una vittoria l’Italia avrebbe guadagnato margini sulla nazionale elvetica ed invece al 52esimo Sommer (attuale portiere dell’Inter) bloccò a terra un piattone destro brutto da vedere dell’italo-brasiliano
Il 12 novembre 2021, l’Italia giocò a Roma contro la Svizzera la gara di ritorno del gruppo C di qualificazione ai mondiali e dopo essersi ritrovata sotto riuscì a pareggiare. Quando tutto sembrava propendere per un pareggio, allo scadere della partita l’arbitro assegno un penalty agli azzurri.
Jorginho due mesi dopo andò di nuovo sul dischetto e sbagliò di nuovo calciando la palla alta sulla traversa. Quell’errore ci condannò perché nell’ultima giornata invece di giocare con la tranquillità del primato pareggiammo 0-0 con la Bulgaria. Questo risultato ci costrinse a giocare i playoff mentre guardammo la Svizzera andare in Qatar al posto nostro.
Il rigore sbagliato contro la Macedonia del Nord
17 novembre 2023 dopo due anni ancora Jorginho dal dischetto. L’Italia è in vantaggio di un gol sulla Macedonia del Nord e potrebbe raddoppiare. Lo farà più tardi con Chiesa perché dagli undici metri l’oriundo sbaglia nuovamente.
L’errore di ieri per fortuna non ha avuto il peso dei primi due perché l’Italia ha vinto lo stesso regalandosi ora la possibilità di guadagnarsi dall’accesso principale del secondo posto del girone la qualificazione ad Euro 2024. Se vince contro l’Ucraina i giochi sono fatti ma anche un pareggio ci va benissimo.