Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha firmato due decreti che mettono in atto le decisioni del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale in materia di nuove sanzioni contro la Russia. L’elenco delle persone fisiche sanzionate, che conta 108 nomi (molti dei quali già presenti nei precedenti elenchi di sanzioni), comprende il capo della Lpr Leonid Pasechnik, il capo della Repubblica di Crimea Sergei Aksenov, l’ex primo ministro ucraino Nikolai Azarov, il segretario di Stato dell’Unione statale Dmitry Mezentsev. Le sanzioni, in atto per 5 anni o 10 anni, prevedono la confisca, il ritiro e il blocco dei beni e il divieto di partecipare alle privatizzazioni.
Zelensky firma nuove sanzioni contro la Russia, mentre Scholz invita Putin a fare il primo passo verso una risoluzione pacifica
Intanto, dall’interno dell’Unione Europea, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha invitato il presidente russo Vladimir Putin ad agevolare una risoluzione pacifica del conflitto. Il capo del governo tedesco, tuttavia, è consapevole che al momento non c’è alcun segnale che Putin ritirerà le truppe dal territorio ucraino. Infine Scholz ha nuovamente assicurato a Kiev l’aiuto del suo Paese nella difesa dall’invasione fino a quanto sarà necessario.
Mosca: “L’Ucraina ha perso fino a 180 militari e un veicolo da combattimento”
Da Mosca intanto arrivano notizie sugli scontri nei pressi di Donetsk. Nelle ultime ventiquattr’ore, l’Ucraina, stando ai dati diffusi dal ministero della Difesa russo, avrebbe perso “fino a 180 militari e un veicolo da combattimento della fanteria Bradley“. Il portavoce del ministero ha anche fatto sapere che le unità del gruppo tattico Sud, in collaborazione con aerei e artiglieria, hanno respinto due offensive di gruppi d’assalto della 30a brigata meccanizzata ucraina vicino all’insediamento di Kurdyumovka. Infine, Mosca avrebbe attaccato il personale della 22a e 24a brigata meccanizzata ucraina nei pressi degli insediamenti di Kleshcheyevka, Andreyevka e Vasyukovka.
L’esercito russo ha anche reso noto di aver bombardato pesantemente le forze di Kiev vicino al fiume Dnipro, dove ieri l’esercito ucraino ha dichiarato di aver allontanato i soldati russi dalle posizioni sulla sponda orientale del fiume e ha stabilito alcune teste di ponte. Sarebbero morti circa 75 soldati ucraini. Al momento, non è ancora stato possibile verificare in modo indipendente la notizia.