È morta, nella sua casa a Pesaro e tra le braccia della figlia 87enne, Domenica Ercolani, la donna più anziana d’Italia. Domenica, da tutti soprannominata Nina, aveva compiuto 113 anni lo scorso 3 luglio, dopo aver superato indenne due guerre mondiali e ben due pandemie, la Spagnola del 1918 e il Covid dal 2020 in poi. Sul certificato medico, come riporta “Il Resto del Carlino”, si legge che il decesso è avvenuto per “cachessia senile“, ossia di vecchiaia. Il suo medico curante l’ha definita una “roccia“. La donna, infatti, non avrebbe mai preso una medicina in vita sua.

Pesaro, morta a 113 anni la donna più anziana d’Italia

A chi le chiedeva come raggiungere la veneranda età di 113 anni, Ercolani rispondeva sempre che “per stare bene bisogna essere buoni“. Sentendo le parole del medico, secondo il quale la dolcezza era una delle più grandi doti di Nina, si può quasi dire che la teoria della donna ha una sua fondatezza.

Domenica Ercolani è stata la persona più anziana d’Italia da maggio 2022 a oggi. Ora la decana del Paese è Claudia Baccarini, di Faenza, anche lei del 1910, ma nata a ottobre. L’uomo più longevo, l’ex bersagliere Tripolino Giannini, di Cecina, ha 111 anni.

Italia, 22mila centenari, per l’80% donne

Stando ai dati Istat, in Italia i centenari sono 22mila, oltre 2mila in più rispetto allo scorso anno. Gli ultracentenari sono in grande maggioranza donne, con percentuali superiori all’80% dal 2000 a oggi. Secondo gli esperti, la crescita della popolazione di “quinta età” (ossia con più di novant’anni) dovrebbe continuare anche in futuro.

Niccolò Marchionni, ordinario di Medicina interna all’Università di Firenze e presidente della Società italiana di cardiologia geriatrica, ha reso note le previsioni per il prossimo decennio:

Da qui al 2032 ci aspettiamo un raddoppio dei centenari. Superare i cent’anni era una cosa prima rarissima, ormai lo sta diventando sempre meno.