Michele Riondino doppiatore d’eccezione nel nuovo film d’animazione della Disney Wish, in cui presta la voce al cattivo Re Magnifico, ha rilasciato un’intervista a TAG24 sul red carpet dell’anteprima italiana. L’esperienza e le difficoltà dell’esordio al doppiaggio ma anche l’attualità politica, per la quale proprio Wish può fornire un prezioso insegnamento.

Michele Riondino sul red carpet di Wish: “Sognare è attivarsi perché il sogno si realizzi”

Wish sbarca in Italia. Il film di Natale della Disney, che avrà il compito di celebrare il centenario della Casa di Topolino, è stato accolto in pompa magna a Roma, in vista della sua uscita fissata per il 21 dicembre.

Grandi protagonisti sono stati i doppiatori della pellicola, che hanno raccontato la loro esperienza nell’incontro organizzato con la stampa per poi affrontare il red carpet.

Dopo le parole di Amadeus, che nel film doppia Valentino, la capretta della protagonista Asha, è la volta di Michele Riondino, interprete del malvagio Re Magnifico. Per lui, raggiunto dall’inviato di TAG24 Thomas Cardinali, il film Disney può contenere in sé un significato profondo e adatto ai difficili tempi che viviamo.

Sognare è importantissimo – spiega Riondino – ma è ancora più importante non consegnare il proprio sogno a qualcuno, nell’attesa che lo realizzi per noi. È importante muoversi. Desiderare, sognare qualcosa vuol dire mettersi in moto perché quella cosa si realizzi“.

E fa un esempio concreto, riferendosi alle guerre in corso e alla lotta per la pace. “Oggi, per esempio, il nostro desiderio è quello della pace. Ma non possiamo solo desiderarla. Dobbiamo scendere in piazza, metterci la faccia e chiederla a gran voce“.

Riondino racconta la cosa più difficile e la scena più divertente di Wish

Entrando nel merito della sua esperienza al doppiaggio, Riondino si diverte a raccontare la “cosa più difficile” che ha dovuto affrontare. Difficoltà che, però, gli ha permesso di apprezzare ancora di più il fascino del doppiaggio. Riondino racconta quanto sia stata complicata per lui pronunciare correttamente il nome dell’Isola di Rosas che fa da sfondo al film.

Sembra una stupidaggine ma sono stato ore a cercare di pronunciarla nel modo giusto“, ricorda l’attore che poi sottolinea: “La difficoltà del doppiaggio è proprio in queste piccolezze, con tutto racchiuso nella voce, nelle sillabe e nelle consonanti. Per un attore molto curioso come me è stato davvero formativo“.

Si dice, poi, che per un attore non ci sia nulla di più appagante e divertente di interpretare un cattivo. Riondino conferma quanto veritiero sia questo ‘luogo comune’, parlando di una scena che vede protagonista il suo Re Magnifico. “La cosa più divertente è vedere Re Magnifico così terribilmente cattivo da diventare in un attimo incredibilmente vanitoso. Accade in una scena, quando la regina gli dice che è un re bellissimo, e lui le risponde: ‘Sì, è vero, sono un bellissimo re’“.